A 20 anni dall’entrata nel mercato europeo, il nome Yutong resta associato alla vendita di circa 7mila bus e coach per l’intero continente: non certo chicchi di riso, visto che rappresentano l’11,5 per cento della quota complessiva di mercato. Eppure l’Italia è stata in grado di insinuare dubbi sulla professionalità della compagnia di Zhengzhou, nell’Henan cinese, alimentando prima polemiche per la sua esclusione da un appalto di 100 bus vinto a Torino nel 2020, poi per la doppia uscita di strada occorsa a suoi mezzi in Veneto. Critiche parse più escamotage depistanti che reali ricostruzioni dei fatti, posto che le cause del malore degli autisti di Mestre non sono mai state del tutto escluse nel primo caso (per la presenza di un’arteria del cuore parzialmente occlusa) e confermate addirittura dal conducente nel secondo. Resta pure il sospetto che le situazioni siano state sfruttate per ragioni politiche, avendo offerto al Comune di Venezia il pretesto per sospendere l’intera flotta elettrica dei propri bus, nel momento in cui i rapporti commerciali fra Europa e Cina sono entrati in una fase calda. Inutile negare ciò che più spaventa gli europei. Yutong, oggi, è il più grande costruttore al mondo di bus e coach con 180mila unità vendute a ogni latitudine (10 per cento della market share), ma anche molto di più: un’azienda pronta a prendersi ulteriori spazi nel Vecchio Continente grazie alla vendita di veicoli speciali, trucks, macchine da costruzione e componentistica. Lo ha fatto capire pure con una partecipazione in grande stile all’NME di Milano, lo scorso maggio, dove sono stati presentati ben quattro modelli di bus a batteria di fascia alta (gli U12 e gli U18), un elettrico passeggeri InterCity E12 e un E7S con batteria da micro-circolazione. “Pensa eco, muoviti green”, lo slogan usato per far breccia di nuovo in Italia, in virtù del quale Yutong mira a riportare la competizione nei binari di una sfida comune per la sostenibilità, aprendo nuove opportunità di partnership strategiche. Fra le più recenti, quella con Catl per il lancio di una batteria garantita per 15 anni e con percorrenza preventivata di 1,5 milioni di km. I bus Yutong sono infatti i primi a testare la capacità di resistere a mille cicli di ricarica senza perdere in prestazione. La Cina ha fra l’altro promosso l’avvio di una collaborazione tra colossi delle batterie che vede coinvolte, oltre a Catl e Byd, numerose case automobilistiche nazionali, ciascuna impegnata ad accelerare lo sviluppo di batterie con elettrolita solido. Realtà che, da sole, valgono oltre il 50 per cento del comparto. A spiegare le mosse della casa cinese a ON ROAD Mag è William Ding, Western Europe managing director di Yutong.
Quanti autobus e quali modelli avete venduto sul mercato italiano sino ad oggi? Quali le vostre aspettative aziendali per i prossimi mesi e anni?
Nel 2023 abbiamo raggiunto un volume di vendite di oltre 700 unità in Europa. I nostri prodotti di alta qualità, le tecnologie avanzate e i servizi eccezionali sono stati fondamentali per guidare la crescita dell’attività all’estero. Operiamo nel mercato italiano da tre anni, con oltre 60 veicoli attualmente in funzione. Nel Paese è disponibile per la vendita un’ampia varietà di veicoli di varie lunghezze, dai circa 7 metri del mini modello elettrico a micro circolazione ai 12 o 18 metri di quelli ad altra capacità di batterie. Offriamo prodotti su misura per diversi scenari di utilizzo, così da poter soddisfare in modo completo le richieste del mercato. Siamo fiduciosi nei risultati in Italia e stimiamo che il nostro volume di vendite supererà le 50 unità nel 2024.
Che tipo di supporto e strutture potrebbero essere utili per l’espansione della vostra attività in Italia?
Lo sviluppo di nuove energie è una tendenza ormai inarrestabile, guidata dagli sforzi concertati di governo, mercato e industria. Ci auguriamo sinceramente che i governi locali continuino a fornire un solido supporto, perché Yutong si impegna a guidare l’offerta di viaggi ecologici globali con tecnologie all’avanguardia e concetti innovativi. In tal senso, possiamo affermare senza tema che la nostra YEA (Yutong Electric Architecture) è la prima piattaforma elettrica integrata hardware-software nel settore dei veicoli commerciali. A essa ci riferiamo con l’espressione “1273”, cioè una piattaforma, due core, sette ambiti e tre valori: l’architettura C di fusione cross-domain, auto-sviluppata, è il cervello e il nerbo del veicolo. È composta da unità di elaborazione centrale, controller all-in-one, controller di dominio cockpit intelligente e controller di dominio assistente conducente, finalizzati al calcolo centralizzato full stack e al controllo della zona del veicolo. Lo YOS è invece un sistema operativo per veicoli commerciali sviluppato in modo indipendente e basato sull’architettura C, che equivale al super pensiero del cervello. Viene sviluppato secondo tre livelli (conducente, sistema, servizio) per realizzare una gestione e un controllo unificati di tutto il software e l’hardware dell’intero veicolo, risultando compatibile con vari sistemi operativi sottostanti. In tal modo forma un sistema di controllo del veicolo con elevata sicurezza, forti prestazioni in tempo reale e adattamento multi-ecologico. Dal punto di vista della sicurezza, i due core, ovvero l’architettura C e YOS, costituiscono la base tecnica della piattaforma YEA per i veicoli commerciali Yutong e garantiscono standard di sicurezza di assoluta eccellenza. Realizzano l’integrazione e la ridistribuzione delle funzioni, aumentano la potenza di calcolo del 200% e migliorano l’efficienza della trasmissione del sistema e l’efficacia del controllo del 100%. In definitiva, la sicurezza funzionale raggiunge il più alto standard di Livello D e fornisce sicurezza nativa, realizzando un completo disaccoppiamento tra software e hardware del veicolo, schermando le differenze hardware e accorciando il ciclo di distribuzione del software. L’aggiornamento OTA continuo nell’intero ciclo di vita dei veicoli fornisce un’esperienza di guida intelligente e garantisce il funzionamento sicuro del veicolo. Sebbene l’Italia sia un nuovo mercato per Yutong e promuovere i nostri prodotti nella fase iniziale sia stato impegnativo, abbiamo già sperimentato un inizio promettente e ottenuto vendite notevoli. Ho dunque fiducia nei nostri prodotti; credo che Yutong contribuirà in futuro e in modo significativo ai viaggi ecologici in Italia.
Avete previsto di rafforzare la vostra quota di mercato in Italia anche con altri prodotti e tecnologie oltre agli autobus, come ad esempio la guida autonoma o le macchine pesanti?
Yutong investe il 5 per cento del suo fatturato annuo in ricerca e sviluppo, garantendo una solida riserva di tecnologie energetiche all’avanguardia. Nel campo delle nuove energie deteniamo oltre 1.500 brevetti, concentrandoci in particolare su sicurezza e risparmio energetico. Abbiamo inoltre sviluppato la più forte tecnologia di protezione del settore, cioè l’unica tecnologia impermeabile in grado di resistere a un’immersione in 2 metri d’acqua, per 72 ore, senza danni. Al contempo abbiamo introdotto una struttura a sandwich ignifuga e termicamente isolata, insieme al primo sistema di protezione all’azoto, della sezione che isola l’ossigeno, prevenendo in modo completo la possibilità di combustione interna. La batteria garantisce un isolamento dal fuoco di doppio livello, sia internamente che esternamente, a temperature fino a 1300 gradi centigradi per 2 ore. Utilizza poi l’ultima generazione di celle ad alta energia specifica. Grazie a un design strutturale altamente integrato, il pacco batteria realizza un aumento del 38 per cento della densità di energia del volume, con conseguente miglioramento di oltre il 40 per cento nell’utilizzo dello spazio del veicolo. Ottimizziamo continuamente le prestazioni dei nostri prodotti, superiamo i limiti tecnici, raggiungiamo una leadership completa nei prodotti e nelle tecnologie, rafforzando quindi la nostra competitività sul mercato. L’anno prossimo lanceremo in Italia gli autobus leggeri Yutong a nuova energia, con l’intento di soddisfare la domanda del mercato per diversi tipi di nuova energia, costruire un gruppo di veicoli commerciali leader a livello mondiale per la nuova energia e contribuire ancor più allo sviluppo verde, così come alle basse emissioni di carbonio del trasporto pubblico locale. Rafforzeremo infine il supporto al lavoro di manutenzione post-vendita, alla produzione di pezzi di ricambio e ai servizi tecnici finalizzati a garantire il servizio operativo.
Quali opportunità può ancora offrirvi un mercato maturo come l’Europa e quale sarà la strategia di sviluppo di Yutong in futuro?
Innanzitutto va precisato che la serie U di Yutong è composta da prodotti innovativi e personalizzati, sviluppati per veicoli basati appositamente su scenari operativi locali e abitudini di utilizzo in Europa. Parti e produzione di processi sono pensati secondo gli standard europei e le attrezzature di produzione vengono importate dall’Europa. In termini di estetica del design, ci siamo concentrati sulla soddisfazione delle preferenze estetiche dell’Europa. I prodotti della serie U rappresentano dunque le nostre offerte di punta per il mercato continentale. La linea di prodotti Yutong risulta fra l’altro completa, perché comprende ogni tipo di soluzione. Ci impegniamo a esplorare continuamente gli scenari operativi dei veicoli commerciali a nuova energia per soddisfare le più diverse richieste di mercato e aiutare i clienti a massimizzare il loro valore operativo. Yutong ha venduto finora oltre 190mila autobus a nuova energia in tutto il mondo, di cui oltre 2mila in Europa: continueremo dunque a migliorare il trasporto pubblico mediante tecnologie d’avanguardia, allineandoci ancor più agli obiettivi strategici dell’Europa per il trasporto a basse emissioni di carbonio investendo in nuovi mezzi elettrici.