Webfleet (soluzione di Bridgestone per la gestione del parco veicoli riconosciuta a livello globale) annuncia la sua presenza a Ecomondo 2024, in programma a Rimini dal 5 all’8 novembre.
Le ultime soluzioni in campo telematico
Per l’occasione Webfleet proporrà all’attenzione dei visitatori le ultime novità dell’ampio portafoglio di offerte telematiche, tra le quali spiccano quelle destinate alla transizione all’elettrico e alla gestione degli EV, nonché alle aziende di gestione e trasporto dei rifiuti. Nello spazio espositivo sarà possibile anche scoprire la più recente tra le soluzioni Webfleet: EV Charger Monitoring. Questa consente alle aziende di gestire in tempo reale i propri EV monitorando nel contempo anche le proprie strutture di ricarica, a prescindere da dove siano collocate e anche se prodotte e fornite da differenti provider.
Programma Fleetcare
Inoltre, il team Webfleet sarà lieto di presentare il rivoluzionario programma Fleetcare di Bridgestone, destinato a supportare le aziende dotate di flotte in maniera onnicomprensiva. Fleetcare è un ecosistema che include la fornitura di pneumatici e la tecnologia legata a questi ultimi, tra cui una sensoristica avanzata per il controllo di svariati parametri, tra cui la pressione e la temperatura delle gomme. A questo approccio si accostano la fornitura di servizi della rete di assistenza più capillare d’Europa e la gestione telematica della flotta basata sulla piattaforma Webfleet, in grado di rispondere in maniera flessibile e scalabile a una moltitudine di necessità dei fleet manager, tra cui quelle relative al trasporto dei rifiuti.
CO2 Report
Infine, i visitatori dello stand Webfleet avranno modo di scoprire Webfleet CO2 Report. Si tratta di uno strumento certificato da TÜV Rheinland, che consente alle aziende di effettuare un monitoraggio costante e ottenere una panoramica reale sulle emissioni di ciascun mezzo appartenente al loro parco veicoli. Webfleet CO2 Report aiuta le imprese a effettuare dei report accurati sul livello di emissioni dirette di CO2 causate dai veicoli di loro proprietà, per aiutarle a soddisfare i requisiti di normative come la nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e minimizzare la loro impronta di carbonio.