Bologna la dotta. Anche nel campo della mobilità urbana. L’azienda di trasporto pubblica, la Tper, Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna, che gestisce anche le linee di Ferrara, persegue l’obiettivo MaaS – Mobility as a Service, e lo fa integrando un mix di alternative che diano ai cittadini la possibilità di spostarsi in maniera sostenibile e intermodale.
Grazie ai recenti acquisti, il parco veicolare di Tper arriva ad avere una considerevole quota di mezzi ecosostenibili: 398 bus a gas naturale compresso CNG, 118 a metano liquido LNG, 68 filobus e 49 e-bus a batterie. Dei restanti 576 veicoli a gasolio, 232 sono Euro6 e 140 Euro5. Completano la flotta 32 bus Euro4 e 172 Euro3, che saranno progressivamente dismessi con l’arrivo di nuovi veicoli.
Obiettivo di Tper neutralità carbonica in città nel 2030
L’impegno di Tper, in sintonia con l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Bologna, è il raggiungimento della neutralità carbonica in città nel 2030, con venti anni di anticipo rispetto ai target UE, come previsto dal progetto europeo Horizon, che vede Bologna tra le 100 città europee coinvolte. Il progetto è di avere mezzi elettrici – a batteria, a idrogeno, filoviari e tramviari – per tutto il TPL in area urbana e nella prima cintura metropolitana.
In questa ottica è previsto l’acquisto di 127 autobus a idrogeno entro giugno 2026, di cui 34 entro fine 2024, e anche la realizzazione delle infrastrutture di supporto e ricarica, con un investimento di oltre 90 milioni di euro di fondi PNRR ottenuti dal Comune di Bologna. Oltre a questi autobus sono successivamente previsti, entro il 2030, altri 30 bus a idrogeno, acquisiti con fondi PSNMS erogati attraverso la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana di Bologna nell’ambito del piano “Comuni e città metropolitane con più di 100.000 abitanti”.
L’obiettivo della decarbonizzazione al 2030 prevede un totale di 157 bus a idrogeno a cui si aggiungeranno 140 nuovi bus elettrici filoviari e a batteria, per un totale di 297 ulteriori bus a trazione elettrica. Il piano è coordinato con gli indirizzi del PUMS e armonizzato con una rete tranviaria, il Progetto Tram Bologna – quattro linee – e che prenderà corpo nei prossimi anni, i cui lavori infrastrutturali sono già stati avviati e che rappresenterà l’asse portante della mobilità collettiva bolognese, insieme al Sistema Ferroviario Metropolitano.
La ricetta giusta: bus elettrici, mezzi a idrogeno, a biometano e LNG
Per Tper la transizione energetica del trasporto pubblico verso modalità a impatto zero richiede un mosaico di soluzioni e motorizzazioni, secondo le missioni di trasporto e le migliori tecnologie a disposizione. Nei centri urbani circoleranno i bus elettrici a batteria, i mezzi a idrogeno fuel cell e i filobus, a cui si aggiungeranno le linee tranviarie in corso di realizzazione. Per le medie distanze, si punta su biometano avanzato, LNG e idrogeno, mentre nelle aree extraurbane, il LNG e bioLNG sostituiranno gradualmente i mezzi diesel.
“I nostri utenti ci dimostrano il loro gradimento ad ogni inserimento di bus nuovi, sempre più ecologici, confortevoli e all’avanguardia sotto ogni aspetto”, conferma Giuseppina Gualtieri, presidente e amministratore delegato di Tper SpA. “L’impegno della nostra azienda è il rinnovo della flotta con veicoli di ogni dimensione per decarbonizzare l’intero servizio urbano entro il 2030. Per far questo, di concerto con le Istituzioni, lavoriamo per impiegare proficuamente i fondi pubblici a disposizione, aggiungendovi importanti quote di risorse aziendali di autofinanziamento”.
L’azienda gestisce inoltre Corrente, il car sharing 100 per cento elettrico a flusso libero attivo a Bologna, Ferrara, Imola e Casalecchio di Reno e che arriva anche all’aeroporto Marconi di Bologna. 82.000 gli utenti, e in aumento, anche grazie all’arrivo degli scooter elettrici in sharing nella città di Bologna. Ma la grande novità che Tper ha attivato nel 2023 per gli utenti di Corrente è la formula “Tper3”, riservata ai titolari di abbonamento, mensile o annuale, per i bus: è possibile aprire una corsa e utilizzare un’auto in sharing – a Bologna, Ferrara, Imola e Casalecchio di Reno – o uno scooter – a Bologna città – per 41 minuti senza pagare nulla. E questo non una volta soltanto, ma ogni volta che si apre un nuovo noleggio.
Anche più noleggi nella stessa giornata: i primi 10 euro di costo di ciascun noleggio sono interamente coperti da un bonus che si ricarica in automatico. Una formula di vera integrazione messa a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, partita nel 2023 ma che continua anche nel 2024.