Il cliente al centro di tutto: una promessa che si riduce spesso ad un semplice slogan, e che invece nella storia che raccontiamo in queste pagine ben sintetizza il valore aggiunto dato dal sedersi ad un tavolo con la volontà concreta di individuare soluzioni, anche innovative, anche rompendo gli schemi, e poggiare l’intesa su quell’indispensabile rapporto fiduciario che funziona sempre da innesco per le partnership più riuscite. L’esigenza da parte del cliente, la Cusano Gaetano & C., società attiva nel settore del trasporto refrigerato, era in questo caso quella di rinnovare il proprio parco di semirimorchi a temperatura controllata.
Sandro Mantella, amministratore delegato di Lamberet, storico fornitore dell’azienda, coinvolge nell’operazione Giorgio Noce, numero uno della filiale italiana di TIP, il quale confeziona un’offerta di quelle che proprio non si possono rifiutare. “La Cusano – spiega Noce – aveva la necessità di assicurarsi una nuova flotta, più efficiente, più numerosa, ad un prezzo vantaggioso, e soprattutto senza soluzione di continuità nell’esercizio del lavoro. Al tempo stesso doveva ‘disfarsi’ dei veicoli usati, possibilmente valorizzandoli al meglio. Qual è stata la soluzione cucita su misura da TIP, il puzzle che abbiamo risolto: abbiamo acquistato gli usati, proponendone contestualmente alla stessa azienda il noleggio, in modo da assicurare loro la copertura dell’attività nell’attesa dei nuovi mezzi, che nel frattempo abbiamo ordinato da Lamberet. Una volta rientrati perché rimpiazzati da quelli nuovi, i veicoli usati hanno avuto una graduale ricollocazione sul mercato. E poiché la Cusano aveva necessità di incrementare il lavoro, a fronte del ritiro di 39 veicoli abbiamo concordato la fornitura di 60 unità”.


“Abbiamo ragionato a lungo sull’operazione – interviene Fortunato Cusano, titolare dell’azienda di trasporto che porta il nome del padre – e il noleggio è stato scelto per motivi fiscali sì, con la comodità della detrazione della rata, ma soprattutto per il servizio all inclusive dato da TIP e l’affidabilità dei partner coinvolti. Intanto nel canone è infatti compresa l’assistenza quattro stelle della Thermo King, che equipaggia con i suoi Advancer i veicoli: la formula, la più completa tra quelle disponibili, copre non solo gli interventi di routine ma qualsiasi emergenza, 24 ore/24, 7 giorni/7 e tutto il territorio nazionale. Occupandoci di refrigerato per noi è fondamentale poter contare su un’assistenza davvero efficace. Vi dico di più: da 0 a 10, il voto che assegniamo a Thermo King è 9”. “La TIP – riprende Noce – ha un accordo europeo con il brand, che anche a livello italiano è sempre stato per noi un interlocutore importante, soprattutto attraverso l’organizzazione di Enrico Bonvini, la Tecno Service. Ci siamo tra l’altro appoggiati alla loro sede di Piacenza per i veicoli da ritirare – che sono stati sottoposti ad un’accurata verifica da parte della loro officina prima della reimmissione sul mercato – e per quelli nuovi da consegnare”.
In relazione agli Advancer che equipaggiano i nuovi semirimorchi, Fortunato sta già registrando un taglio pari al 20 per cento dei consumi di gasolio necessario all’alimentazione degli stessi. Un risultato eccezionale, ottenuto anche grazie alla coibentazione dello specialista francese del trasporto refrigerato, più leggera rispetto alla precedente di 25 quintali, tutti guadagnati in termini di capacità di carico. Una qualità, quella del prodotto Lamberet, testimoniata anche dal successo dell’operazione di rinoleggio dei vecchi veicoli, già consegnati da TIP a diversi clienti, operanti non solo in Italia, ma anche in Europa. “Nonostante avessero 7, 8, 9 anni di vita – commenta Stefano Tizzoni della Tecno Service – i mezzi erano perfetti: siamo intervenuti con i vari tagliandi, anche sotto telaio, con le revisioni annuali e i rinnovi ATP, per poi spedirli verso la loro seconda vita: alcuni sono andati ad un trasportatore che viaggia verso la Svizzera e, lo sappiamo, lì non si scherza sull’efficienza e la sicurezza dei mezzi”.

“Anche per quanto riguarda l’assistenza ai veicoli – riprende Fortunato -, dunque carrozzeria, gomme, meccanica, dormiamo sonni tranquilli: entrare oggi in una normale officina significa lasciare il mezzo almeno per un paio di settimane, mentre il network di TIP è pronto sempre a risolvere ogni problema velocemente, essendo i tecnici ben consapevoli di cosa significhi per un’azienda avere un semirimorchio inoperoso. Al di là del servizio capillare su tutto il territorio italiano, la loro officina di Parma è molto vicina alla nostra sede di Fidenza: siamo stati a visitarla appena concluso il contratto, abbiamo conosciuto il personale, e l’armonia con cui svolgono il loro lavoro e l’educazione che hanno nel trattare con i clienti mi hanno colpito: la qualità non riguarda solo il prodotto o il servizio, è anche una questione di atteggiamento. Non posso dimenticare il giorno in cui ho avuto un problema con un semirimorchio, era saltata una ruota: l’abbiamo portato a Parma la sera e ripreso il giorno dopo: e, attenzione, non è un lavoro da niente, un ‘pitstop’. Bisogna aggiustarlo e poi testarlo, eppure i loro tempi sono stati da Formula Uno”.
E se a dirlo è una persona schietta e di grande esperienza come Fortunato Cusano, possiamo star certi che si tratti di verità. Figlio di Gaetano, che dava vita all’attività di trasporto negli anni Ottanta, prima movimentando animali, poi passando alle lavatrici e iniziando nel settore del freddo nel 2008, oggi porta avanti l’azienda insieme al fratello Alessandro, focalizzato sulla gestione dei clienti, e alla madre Michela D’Onofrio, occupandosi prevalentemente della flotta e degli autisti. L’azienda nasce a Benevento, per poi aprire la sede a Fidenza in concomitanza con l’ingresso nel mondo del refrigerato, che oggi interessa il 100 per cento dell’attività. “Abbiamo voluto mantenere il nome di nostro padre – precisa Fortunato – anche dopo che è venuto a mancare nel 2023: lavoreremo sempre nel nome di colui che ha dato il via a questa avventura”. Oltre alla sede in Campania e a quella in Emilia, la società schiera un avamposto anche ad Ascoli Piceno, garantendosi così tre punti strategici per la logistica dei trasporti. I clienti sono multinazionali come Sammontana, Nestlé, Stef, NewCold, Conad, Nagel Italia. 60 i dipendenti, la maggior parte dei quali autisti.



Quali sono oggi – chiediamo – le difficoltà nell’esercizio della vostra professione? “Il primo – risponde Fortunato – è proprio la gestione degli autisti. Oggi per avere a che fare con loro è necessario essere laureati in psicologia, e non sto esagerando, bisogna mediare, trovare soluzioni, tranquillizzarli, risolvere i loro problemi. La nostra volontà è di andare incontro alle esigenze di tutti, ma serve un minimo di programmazione, altrimenti spesso diventa davvero impossibile accontentarli. Abbiamo 60 dipendenti, e anche se in alcuni periodi dell’anno ci sono cali fisiologici dell’attività, dovuti alla tipologia di trasporto di cui ci occupiamo, li facciamo lavorare sempre e comunque. Una buona parte di loro sono con noi da più di 20 anni, e quando scherzando chiedo loro: ‘Ma quando ve ne andate?’, loro rispondono: ‘Di qui non ci muoviamo’. Questo ci fa capire di aver centrato il nostro obiettivo, che è il loro benessere”. Anche le dinamiche con la committenza rendono spesso questo lavoro difficile da portare avanti con serenità.
“È tutto regolato dai computer – commenta Fortunato – ma spesso dare retta ad uno schermo non basta. Dobbiamo fare i conti con intervalli brevissimi agli scarichi, irrealistici: abbiamo slot da dieci minuti per scaricare, faccio un esempio, 33 pedane, quando è risaputo che ci vuole almeno un minuto a pedana, senza intoppi, che puntualmente invece si verificano. Non si può ragionare solo con i software: bisogna guardare i numeri sì, ma anche quelli che parlano di qualità, di impegno, del fatto che la merce con noi non sparisce mai. Stesso discorso per le regole che vigono sulla strada, scritte da politici che siedono dietro ad una scrivania: bisognerebbe chiedere a chi viaggia tutti i giorni, dovrebbero essere coinvolti i diretti interessati. Noi ci troviamo in mezzo tra il committente che vuole la merce in tempo e le strade che sono impraticabili, con incognite ad ogni uscita. Non serve partire in anticipo, non basta mai, ci sono tratte da incubo che sono di passaggio praticamente per chiunque: quella da Piacenza a Modena e il tratto Calenzano-Firenze. Cinque o sei ore di coda significano la perdita dello slot allo scarico, ma anche della giornata, perché ad un certo punto l’autista non può più camminare, e non può né arrivare a destinazione né tornare indietro”. “In un mondo ideale – conclude Cusano – meno burocrazia, e tutti intorno ad un tavolo, ognuno con le proprie competenze, esattamente come abbiamo fatto insieme a TIP, Lamberet e Tecno Service. Il risultato della volontà, dell’impegno e del dialogo è che oggi, a fronte di tante complicazioni, almeno l’efficienza del nostro trasporto è assicurata”.

La parola a Sandro Mantella, amministratore delegato Lamberet Italia
Cliente Lamberet dall’inizio dell’attività nel mondo della temperatura controllata, la Cusano Gaetano & C., non ha avuto dubbi neanche questa volta quando si è trattato di rinnovare il proprio parco mezzi. “Il rapporto – ricorda Sandro Mantella, amministratore delegato di Lamberet Italia – è stato inaugurato con papà Gaetano tanti anni fa: nel tempo l’azienda è cresciuta, anche grazie all’arrivo dei figli Alessandro e Fortunato, e oggi siamo arrivati a consegnare loro ben 60 veicoli. L’anno scorso, arrivato il momento di sostituire i semirimorchi, ho proposto l’idea del noleggio con TIP: non è stato amore al primo racconto, inizialmente l’azienda non sembrava predisposta. Quando però insieme a Giorgio Noce abbiamo predisposto un conto economico dell’idea, e soprattutto dei servizi che venivano offerti, i fratelli Cusano hanno iniziato a valutare positivamente questa occasione. Per loro si è trattato di un cambiamento storico, perché fino a quel momento avevano ritenuto non derogabile il concetto di proprietà”. “A fare la differenza è stata la versatilità delle soluzioni della TIP: è un’azienda molto dinamica, e in quanto tale ha anche la capacità di ritirare flotte intere di veicoli, servizio non banale al giorno d’oggi. Certo, è stato facile per loro noleggiarli nuovamente, sono dei Lamberet – scherza Mantella – ma, battute a parte, devo ammettere che su questo TIP ha avuto una marcia in più, è stata tempestiva a dare le risposte, a valutare l’usato e a ritirarlo tutto insieme: ha giocato davvero la mano vincente in questa trattativa”.