Casarin, azienda trevigiana che dal 2020 investe in nuove strutture e modelli organizzativi per ridurre significativamente il suo impatto ambientale e potenziare la sua efficienza, ha riconosciuto in Scania un partner fondamentale anche per la rendicontazione delle tonnellate di CO2 risparmiate all’ambiente derivate dalle proprie emissioni ai fini del Bilancio di Sostenibilità.
Con Scania condivisione di valori e di percorsi ecosostenibili
Per entrambe le realtà l’impatto ambientale è da sempre motivo di scelte strategiche, sia per quanto riguarda le strutture e i processi dell’organizzazione, sia per i prodotti e servizi offerti. L’azienda trevigiana ha riconosciuto in Scania un partner e un consulente prezioso per condividere la sua strada di sviluppo e di sostenibilità.
Infatti, il parco veicolare di Casarin negli ultimi tre anni si è potenziato e ampliato con mezzi Scania per rispondere in modo sempre più efficiente ed efficace alle richieste del mercato e soprattutto alle esigenze ambientali. Con l’introduzione di 20 nuovi Super e di servizi a corredo, l’azienda ha gradualmente ridotto il suo impatto sul territorio, rinnovando il parco e utilizzando carburanti alternativi al diesel, come l’HVO che permette una riduzione fino al 90% delle emissioni di CO2 (analisi Well-to-Wheel).
Il percorso di Casarin
Casarin negli anni Quaranta inizia ad operare nel settore dei trasporti su strada con particolare attenzione ai prodotti petroliferi, per soddisfare le richieste di mercato del vicino Porto di Marghera. Successivamente, amplia i suoi servizi alla movimentazione di merci diverse, dai prodotti alimentari a quelli chimici, fino a intraprendere, negli anni Ottanta, il complesso lavoro del trasporto di rifiuti, oggi uno dei punti di forza dell’azienda.
Dopo essere stata nel 1997 tra le prime aziende in Europa a certificare il sistema di gestione ambientale (UNI EN ISO 14001), Casarin, da sempre attenta alle tematiche ESG, nel 2021 ha intrapreso la strada della rendicontazione di sostenibilità, pubblicando volontariamente il suo primo Report di Sostenibilità, che ad oggi è arrivato alla terza edizione. L’azienda, inoltre, effettua la misurazione dell’impronta carbonica, Carbon Footprint e attraverso questo strumento rendiconta in modo chiaro e trasparente le emissioni di CO2 derivanti dall’attività svolta e individua obiettivi di miglioramento al fine di diminuirle.
Alcuni esempi virtuosi
Tra gli esempi virtuosi adottati in azienda, vi sono sicuramente l’implementazione del sistema automatizzato dei lubrificanti e degli additivi che azzera il rischio di sversamento e di spreco all’interno dell’officina e l’impianto di lavaggio a basso impatto ambientale. Quest’ultimo è costituito da un sistema di fitodepurazione delle acque, ovvero un bacino di evapotraspirazione che si serve delle capacità drenanti e depuranti di 135 piante appositamente coltivate lungo il perimetro aziendale. Grazie a questo impianto, viene riciclata il 100% dell’acqua utilizzata in fase di lavaggio dei mezzi, che corrisponde a circa 3.200 litri di acqua al giorno. Le acque depurate dagli agenti inquinanti, infatti, sono riutilizzate in altri cicli di lavaggio oppure inviate al bacino di evapotraspirazione.