Marco Contoli, amministratore delegato Santi Cisterne

Santi, presentata la cisterna full electric per il settore lattiero-caseario

Viene da pensare, iniziando questo articolo, a come stia bene mettere nella stessa frase il concetto di sostenibilità e quello della raccolta del latte. D’altra parte parliamo di un alimento che viene subito da associare ai bambini e alla loro crescita: che arrivi sulle nostre tavole attraversando una filiera green non può non avere un valore immenso. Ad averlo capito prima di altri è la Santi, top player internazionale nella produzione di cisterne per il trasporto di liquidi alimentari e non, che ha messo a punto una configurazione full electric per il settore lattiero-caseario, rivoluzionando il settore con un’importante riduzione dei consumi, e quindi delle emissioni, ma anche del rumore e dei tempi di carico e scarico. 

“Da sempre la nostra azienda – accoglie gli ospiti all’evento di lancio del prodotto l’amministratore delegato della Santi Marco Contoli – è vicina al mercato della raccolta latte, al quale oggi proponiamo una cisterna innovativa, pensata per soddisfare le richieste che abbiamo ricevuto dai nostri clienti. Nella produzione delle cisterne non è semplice trasferire il tema della sostenibilità dal piano teorico a quello pratico. Ma è un percorso che abbiamo iniziato da tempo, prima come azienda, modificando le nostre strutture, i nostri processi e le nostre attrezzature per realizzare un impatto ambientale che fosse il più contenuto possibile: la fase due è stata trasferire la stessa visione al prodotto”.

Progettata e realizzata presso il centro tecnico di Santi, la nuova cisterna, interamente made in Italy, è gestita da un motore elettrico a 48 volt alimentato da batterie che non necessita di generatori e altre procedure di avviamento. Le batterie integrate rendono dunque il mezzo completamente autonomo, eliminando i tradizionali sistemi idraulici che vincolano il semirimorchio alla parte trainante. Questo offre la possibilità di spegnere il motore del trattore o della motrice durante le operazioni di carico e scarico del latte, con un conseguente netto taglio dei consumi, delle emissioni e dell’inquinamento acustico. L’altro aspetto che velocizza le operazioni è la capacità, sempre grazie al motore elettrico, di realizzare il vuoto in cisterna anche durante gli spostamenti tra un punto di raccolta e l’altro, in quanto il sistema, chiamato iMelectric, è svincolato dalla presa di forza collegata al cambio del veicolo. Il vuoto viene poi mantenuto in cisterna grazie al monitoraggio effettuato da appositi sensori che controllano e stabilizzano la pressione nella vasca. Il vuoto generato è così solo quello che serve, e il sistema non pompa più del necessario.

“La batteria regala alla pompa un’autonomia di due ore e permette di caricare circa 1000 quintali di latte. Potete ricaricarla – aggiunge Roberto Carsana, responsabile commerciale della Santi, rivolgendosi alle numerose aziende di trasporto latte intervenute alla serata – con una semplice presa elettrica da 220Vdurante lo scarico nel caseificio. Il sistema ha un bassissimo impatto ambientale, anche perché può utilizzare fonti rinnovabili al 100 per cento: rendiamo indipendente così la cisterna dalla combustione di idrocarburi, migliorando l’efficienza della catena cinematica che viene utilizzata sui generatori di vuoto dei mezzi. Ma non è finita qui: anche il telaio permette di velocizzare e facilitare le operazioni. Si tratta di un sistema TRIDEC con assi sterzanti comandati dal perno ralla in grado di garantire una manovrabilità eccezionale adatta alla movimentazione negli spazi più stretti presenti nelle cascine e nelle aziende casearie. La sterzatura infatti arriva a 22 gradi sia per le ruote posteriori che per quelle anteriori. Non passa in secondo piano neanche la sicurezza, con sensori di retromarcia che rilevano la prossimità di ostacoli e prevedono automaticamente all’arresto dl mezzo”.

Roberto Carsana, responsabile commerciale Santi Cisterne

“Ciò che i nostri clienti stanno apprezzando, e a dircelo non sono solo i primi commenti a caldo, ma anche tutti i feedback di cui abbiamo tenuto conto in fase di sviluppo del prodotto – chiude Marco Contoli – è l’idea di poter operare con un veicolo estremante silenzioso, un tema rilevante considerando che la raccolta latte avviene anche negli orari notturni. Inoltre con la nuova configurazione abbiamo eliminato il rischio di perdite di olio che invece caratterizza i tradizionali impianti idraulici”. Santi dunque con questa nuova cisterna conferma la sua vocazione innovativa,  e un rapporto diretto e speciale con le aziende, che ascolta per tradurre in realtà le loro intuizioni, presupposto indispensabile per fornire loro sempre esattamente ciò di cui hanno bisogno.

La parola a Andrea Ricci, titolare Autotrasporti Ricci

Quando parla un’azienda che è stata portata al successo da ben quattro generazioni di “menalatte”, conviene fermarsi ed ascoltare. Perché le parole del giovane Andrea Ricci, titolare di Autotrasporti Ricci, spiegano bene il valore e il senso di poter contare su fornitori pronti a recepire le indicazioni e a trasformarle in prodotti utili e innovativi. “Ha iniziato – ci racconta l’imprenditore, che incontriamo all’evento Santi di lancio della nuova cisterna per il settore lattiero-caseario – il mio bisnonno Tranquillo con asino e carretto. Ha proseguito nonno Giacomo e poi papà Patrizio: oggi siamo entrati in azienda anche io e mia sorella Caterina: si può dire che siamo nati sul camion, d’altra parte se mia mamma voleva vedere il marito doveva raggiungerlo lì, perché lui non scendeva mai!”

Andrea Ricci, titolare Autotrasporti Ricci

Determinato e appassionato, Andrea oggi ha 34 anni, ma a 19 aveva già conseguito le patenti superiori per potersi mettere alla guida dei tanti mezzi che affollano il parco della sua azienda. “Oggi abbiamo una settantina di veicoli, dai furgoni ai bilici: non ci occupiamo solo di raccolta latte, ma nel tempo ci siamo specializzati anche in altri settori. Come il trasporto a temperatura controllata, nel quale abbiamo innestato quella che è sempre stata la nostra mentalità: lavorare con precisione e artigianalità. Fa parte della nostra politica aziendale anche mettere gli autisti nella condizione di svolgere i loro compiti al meglio: siamo convinti che la vita oltre il lavoro abbia un’enorme rilevanza, oggi abbiamo tutti bisogno di spazi personali, e noi facciamo del nostro meglio per organizzare il lavoro in modo da permettere ai dipendenti di vivere bene. E, se lo desiderano, di fare carriera all’interno dell’azienda: forse è per questo che non ci mancano i giovani, e tra l’altro oggi al volante abbiamo solo personale italiano”. 

La Autotrasporti Ricci dispone di una decina di veicoli per la raccolta latte, di cui due cisterne Santi e una motrice in arrivo. “Il rapporto con Santi è iniziato circa tre anni fa – ricorda Ricci – quando l’azienda ha modificato l’approccio passando da un’impostazione industriale ad un servizio artigianale. Prima i veicoli erano standardizzati, oggi ci stupisce la loro capacità di personalizzazione e la qualità di prodotto e servizio. È un tema molto importante nel nostro lavoro, dove una cisterna non è mai uguale ad un’altra. Ognuno la vuole su misura: più grande, più piccola, con il tubo davanti, o dietro, la passerella a destra, o a sinistra, il lavaggio in cima, o in fondo. Santi ci permette di progettarla insieme, a quattro mani, in modo da tenere conto non solo delle richieste dell’autista, ma potendo addirittura settare i diversi componenti sul giro: un veicolo impegnato in pianura non può essere identico ad uno che raccoglie il latte in montagna, tanto per fare un esempio. Anche a livello di assistenza ci troviamo benissimo con Santi: sappiamo tutti che ciò che conta davvero non è l’acquisto, ma che quando si presenta un problema qualcuno risponda al telefono. Io sono reperibile 24/7 per i clienti della mia azienda, e mi aspetto che anche i nostri fornitori si comportino nello stesso modo. D’altra parte il prodotto migliore del mondo è inutile se non c’è nessuno che lo ripari in tempi rapidi”.

Andrea è giovane, ma vanta un’esperienza e un’attitudine al business che immaginiamo riempia di orgoglio i cuori di chi l’ha preceduto al timone dell’Autotrasporti Ricci. “Sono interessato alle novità tecnologiche e quelle meccaniche. Credo che capire e conoscere prima degli altri sia un vantaggio prezioso. E questo che oggi Santi ha presentato è il futuro, per la sostenibilità che esprime e la facilità di utilizzo: è sicuramente la strada giusta da seguire. È una filosofia corretta quella di togliere per avere di più: minor peso, minori consumi, minori emissioni e soprattutto… niente tubi dell’olio!”. Una bella visione, quella di Andrea: ma allora, ad una cisterna così ci abbiniamo forse un bel trattore elettrico? “Abbiamo da parte dei nostri committenti – conclude Ricci – una risposta ancora acerba sul tema: sono tutti capaci di riempirsi la bocca di belle parole, ma quando poi si tocca il portafoglio spariscono. Una cosa è certa: il futuro non può essere costruito sulla pelle dei trasportatori: ad oggi credo che la strada giusta sia quella di lasciare ad ognuno la possibilità di scegliere l’alimentazione migliore in base alla mission da portare a termine”.

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