Intervista a Riccardo Magnani, Fleet & Remarketing Manager
Operatività continua. In un mercato maturo e ipercompetitivo come quello italiano, l’eccellenza dei veicoli commerciali non è più circoscritta al mezzo in sé, ma al ventaglio di servizi in grado di preservarne le performance il più a lungo possibile. Lo ha messo ben in chiaro Riccardo Magni, Fleet & Remarketing Manager di Ford, spiegando in che modo la formula one-stop-shop della casa automobilistica statunitense sia oggi fondamentale per la fidelizzazione del cliente. Ecco le sette domande che ON ROAD Mag gli ha posto.
Riccardo Magnani, qual è il punto di forza distintivo di Ford Pro?
Il marchio stesso. Il modo, cioè, con cui lo abbiamo pensato e proposto. Vendere veicoli commerciali è da sempre la nostra attività. Con l’introduzione di Ford Pro due anni fa abbiamo fatto un passo ulteriore, guardando al cliente business, con l’obiettivo di massimizzare la produttività della sua azienda, offrendo soluzioni per la gestione dei veicoli in flotta. L’autentico valore di Ford Pro si manifesta sulla distanza, quando le aziende si rendono conto che i mezzi Ford hanno un range di operatività che copre il 100 per cento della loro vita utile, perché possono contare su una rete che ha sempre la risposta pronta a possibili difficoltà operative. Al di là dell’ampia gamma di veicoli a disposizione, così come della personalizzazione degli allestimenti e di tutte le componenti utili per potenziare l’attività del mezzo, è l’offerta di servizi complementari a rivelarsi cruciale per i fleet manager: grazie a essa, riescono a tenere sotto controllo la flotta in qualsiasi momento, sia in fase attiva che di fermo, prevedendo i possibili interventi e riducendo perciò l’impatto dei costi di riparazione.
Quali sono i servizi che garantiscono meglio il prolungamento dell’attività del veicolo?
Il ventaglio di servizi è ampio e va dai software di gestione della flotta alla consulenza sulle infrastrutture di ricarica. In questa fase di transizione verso una mobilità a zero emissioni, supportiamo i fleet manager nelle loro scelte, cercando di capire insieme in che tempi convenga l’elettrificazione della flotta e quali passi successivi siano necessari. Ford Pro propone un progetto di valorizzazione a 360 gradi, individuando ad esempio il numero di stazioni di ricarica adeguate all’attività dell’azienda, che cosa serva per la loro messa a sistema, per la loro installazione, fino all’adozione di software Ford per un loro funzionamento ottimizzato: tutte attività gestite direttamente noi. Da questo punto di vista, la vendita del veicolo rappresenta solo una piccola parte dell’offerta, per quanto il suo valore economico sia centrale.
In quali altri ambiti state sviluppando l’offerta Ford Pro?
Prioritarie restano le aree dell’assistenza e della manutenzione, con l’obiettivo di ridurre i tempi di fermo dei veicoli dei clienti e aumentarne la produttività. Il servizio Ford Liive, ad esempio, prevede un team di persone in grado di supportare i Ford Partner nel velocizzare gli interventi di manutenzione, in particolare quando si tratta di operazioni più complesse: il team sa esattamente quando un veicolo entra in officina, quanto tempo il partner impiega per la diagnosi e per la riparazione e interviene qualora le attività si prolunghino oltre i tempi standard previsti. Un altro esempio legato all’ottimizzazione dei tempi di intervento riguarda l’introduzione del Mobile Service, vere e proprie officine mobili che si recano presso l’azienda per riparare il veicolo limitando l’inattività dello stesso. Massimizzare l’utilizzo dei veicoli da parte dell’azienda per aumentarne la produttività: questa è la mission di Ford Pro.
Le ultime indagini di mercato confermano che le aziende le cui flotte sono state connesse hanno ritorni a tal punto positivi, da spingerle a investire ancora in ulteriori innovazioni tecnologiche. Lo rileva pure Ford Pro?
Poiché la connettività è percepita come uno strumento per abbattere i costi e avere una gestione della flotte più efficiente, sempre più fleet manager stano adottando software e servizi di telematica. Dobbiamo però distinguere fra un’apertura maggiore delle aziende più grandi e un interesse meno sollecito da parte di quelle medio-piccole, che in alcuni casi usano ancora strumenti di analisi dei chilometraggi ormai superati. Oggi, peraltro, occorre incrociare molte più voci, dal consumo ideale del carburante allo stile di guida del conducente, perché un’accensione brusca può incidere tanto quanto un uso eccessivo dei freni: sono parametri il cui impatto diviene pienamente visibile e calcolabile attraverso la connettività digitale, favorendo ulteriori efficientamenti. Le aziende che usano la nostra telematica non hanno neppur bisogno di montare le black box: il veicolo in uscita dalla fabbrica è predisposto per trasmettere tutti i dati chiave, condivisibili da parte nostra anche con i fornitori di parti terze delle stesse aziende. Il fleet manager può perciò disporre di così tante informazioni da avere l’impressione di essere contemporaneamente dietro ogni singolo veicolo della sua flotta, ma col vantaggio di una visione totalmente integrata.
Quali saranno le prossime frontiere di sviluppo in questo settore?
L’obiettivo è lavorare a fianco delle aziende per decidere insieme quale grado di elettrificazione desiderino raggiungere. Che scelgano una transizione completa o graduale, noi siamo pronti a soddisfare il cliente in entrambi i casi, grazie alla nostra ampia gamma di offerta di motorizzazioni. Per agevolare la decisione abbiamo anche introdotto un servizio telematico che dà modo al fleet manager di valutare l’efficienza di una flotta diesel comparandola con l’introduzione di analoghi modelli elettrici, così da poter intuire più facilmente quali possano essere sostituiti. Stiamo, inoltre, agendo sulla semplificazione delle fatturazioni dei costi di ricarica che possono avvenire in luoghi diversi (in deposito, presso una colonnina pubblica o a casa) accorpando in un’unica voce forme di pagamento differenti.
Quante sono le aziende clienti di Ford Pro che stanno valutando il passaggio dei propri veicoli commerciali all’elettrico?
Il numero dipende dal settore merceologico. Le aziende attive nell’ultimo miglio si stanno regolarmente interrogando sull’opportunità di passare a una flotta a zero emissioni, considerando che i percorsi di consegna sono quasi sempre gli stessi e oscillano tra i 160-170 km. Avendo la possibilità di usufruire di un’autonomia anche maggiore con i nostri mezzi, la propensione verso la nuova alimentazione diventa più forte di giorno in giorno. Chi è impegnato in tratte più lunghe mostra invece maggior prudenza, forse in attesa di studiare la resa dei nuovi mezzi con ulteriori dati a disposizione. Indubbiamente il costo dei veicoli elettrici commerciali contribuisce a rendere gli acquisti meno dinamici, ma una volta compreso l’effettivo risparmio in fase operativa, le renitenze cadono in fretta: ecco perché avremmo bisogno di politiche d’incentivo più continuative. Ormai è solo questione di chiarezza relativa alle performance, più che di timori sull’autonomia del mezzo o di scarsità di punti di ricarica.