Da sinistra Sonia Di Bari, Lorenzo Leone, Stefano Cibien, Paolo Magnani, Marco Bonaveglio, Davide Stringhetti e Simone Fagiana

Cibien, Lorma Logistic: la felicità di chi lavora è l’obiettivo di ogni investimento

10 Aprile 2025
6 mins read

Un incontro significativo lungo il ben disegnato percorso di crescita di un’azienda capace di parlare attraverso i propri valori, declinati sui temi di efficienza dei processi, costante reinvestimento degli utili e valorizzazione delle persone: tra Lorma Logistic e Renault Trucks non è stata un’avventura occasionale bensì, al di là dell’evidente simpatia che scorre tra i protagonisti della vicenda, un accordo mirato al rinnovo di una flotta in costante aggiornamento, nel rispetto dei migliori criteri di efficienza e sicurezza, ma soprattutto la nascita di una partnership, all’interno della quale la fornitura dei primi 11 veicoli, su un acquisto di 25, che raccontiamo in queste pagine va ad inserirsi in una programmazione di più lungo e ampio respiro.

“Uno degli elementi che ci hanno spinto a scegliere Renault Trucks tra tutti i costruttori interpellati – ci racconta Stefano Cibien, Amministratore Delegato di Lorma Logistic, in azienda dal marzo 2020 – è stata la loro disponibilità a redigere un accordo quadro nel quale ricomprendere tutte le società della F.lli Cosulich, Gruppo al quale apparteniamo. Renault Trucks ha dato valore alla nostra realtà nel suo complesso, e noi abbiamo valutato positivamente l’idea di instaurare con loro un rapporto strutturato che possa conferire, oltre a vantaggi in termini di efficienza ed economia di esercizio, anche una grande serenità a chi gestisce mezzi e autisti”. Intercettiamo infatti Lorma Logistic in un momento in cui iniziano a concretizzarsi i risultati di un importante lavoro di efficientamento della struttura aziendale, che mette in primo piano i numeri sì, ma nell’interesse delle persone.

Nata negli anni Cinquanta, la società ha il proprio core business nel trasporto container su gomma; entrata in joint venture nel 2011 con la F.lli Cosulich, dallo scorso 2024 anno appartiene interamente al Gruppo Internazionale che conta al proprio interno oltre 130 aziende e una presenza, diversificata su diverse linee di business, in 27 paesi del mondo. “Nel 2023 – interviene Paolo Magnani, Direttore Amministrativo e Finanziario di Lorma Logistic, dal 1990 al lavoro all’interno del Gruppo – la F.lli Cosulich ha chiuso con circa 2 miliardi di fatturato, 2.500 dipendenti e investimenti in costante aumento. Lorma Logistic è allineata a questa strategia di crescita: il suo fatturato supera i 30 milioni, e in particolare dal 2020 ha registrato un forte impulso negli investimenti per l’acquisto di camion, semirimorchi e equipment per gli stessi”. Oggi Lorma mette su strada un parco mezzi di proprietà di circa 130 trattori stradali e 130 semirimorchi. Svolge la sua attività su quattro filiali: Genova Voltri, dove si trova l’headquarter direzionale, La Spezia, dalla quale vengono diretti i traffici sul Tirreno, Rubiera in Emilia Romagna e Padova, che ospita un piazzale con lavaggio, locale mensa, docce, e organizza il settore del Nord Adriatico. Oltre a un deposito container da 13mila metri quadrati a Porto Marghera gestito da una controllata e in locazione dall’Autorità di Sistema Portuale di Venezia. 

“La nostra – precisa Cibien – è una società animata da persone giovani e preparate che ha fatto propri i valori della F.lli Cosulich. È un’azienda all’interno della quale i collaboratori sono molto attenti a ciò che fanno e a come lo fanno, e che soprattutto amano dedicare tempo e risorse alla crescita di tutti. Abbiamo sempre investito sulle persone, non lasciando nulla al caso: mi piace portare l’esempio di Simone Fagiana, il nostro Responsabile mezzi. In molte aziende di trasporto il responsabile flotta è l’autista in pensione o il più esperto: noi abbiamo scelto un processo meno immediato, perché apprendere la scienza di gestire i mezzi e anche la tecnologia offerta dai veicoli, e tutte le opportunità connesse, richiede tempo, ma crediamo fermamente nell’ottimizzazione del nostro metodo, nella digitalizzazione e nell’organizzazione dell’attività secondo un’impronta manageriale. Questo è il valore principe: procedure efficienti nell’interesse delle persone”.

“Lo stesso discorso vale per il tema dei colleghi autisti – prosegue Stefano Cibien – che per noi non sono mai stati argomento di sofferenza. Certo, ancora una volta abbiamo dovuto investire, perché i vantaggi non arrivano da soli ma vanno costruiti. Nel 2021 abbiamo stipulato un positivo accordo con le organizzazioni sindacali in merito al lavoro discontinuo del personale viaggiante. Sempre in quegli anni abbiamo predisposto un piano di investimento superiore i 4 milioni e mezzo di euro che ha portato la nostra flotta da 60 camion a 110: anche questo è stato un elemento essenziale che ci ha in qualche modo favoriti nella ritenzione degli autisti. Che sono venuti da noi, o sono rimasti, a seconda dei casi, perché le nostre condizioni di lavoro erano e sono sostenibili e equilibrate e i nostri mezzi moderni e efficienti. Ma, ripeto, c’è stato un impegno economico da parte dell’azienda”. 

Lorma Logistic, lo sottolineano con orgoglio sia Cibien che Magnani, è un’azienda che, esattamente come la F.lli Cosulich, non distribuisce i dividendi ai Soci: tutto l’utile viene reinvestito. “Si parla tanto della problematica degli autisti – riprende l’amministratore delegato – ma io piuttosto credo esista un tema di aziende: cosa fanno per trattenere i dipendenti? Lo sappiamo, non è un’attività in sé appetibile, e non lo è per mille tematiche. Parliamo di quote rosa: per noi sono fondamentali, ma non vogliamo che le nostre colleghe siano impegnate sulle lunghe tratte considerando, ad esempio, lo stato delle aeree di servizio. C’è poi il problema dei costi per la patente e il discorso della necessaria formazione: non è realistico pensare di avere persone disposte a fare questo lavoro senza un adeguato compenso che tenga conto di tutti i disagi che devono affrontare. Il risultato di questo approccio è che a noi non è mancata la terra sotto i piedi quando c’è stato il fuggi-fuggi degli autisti. Perché poi driver felici portano nelle aziende committenti l’immagine della società: è un lavoro molto più impegnativo, ripeto, rispetto al lasciare che le cose vadano in automatico, servono tempo, denaro e risorse”.

“Tra gli investimenti che abbiamo stanziato – interviene Magnani – sicuramente l’acquisto di questi 25 veicoli è da inserire nel quadro della nostra attenzione proprio nei confronti del comfort e della sicurezza degli autisti. E tutto il discorso fatto fin qui può anche essere letto come il nostro modo di essere compliant nei confronti dei criteri ESG, tema molto caro a tutto il Gruppo. Abbiamo diverse certificazioni, e stiamo valutando di richiederne altre: non è certo per appendere alla parete un pezzo di carta, ma per strutturarci sempre meglio e migliorare l’organizzazione dell’azienda, e questo è un tema che coinvolge tutti, autisti, impiegati e amministratori. Il risultato è una crescita organica, ma non solo quella dei ricavi, anche quella delle persone, entrambe inserite in un iter virtuoso nel quale si alimentano a vicenda”.

Esigenza di comfort e di sicurezza sì, nella scelta dei veicoli appena acquistati, ma anche di contenimento dei costi. “La trattativa in effetti – commenta Lorenzo Leone, key account manager di Renault Trucks – era partita ragionando sui T da 480 cv, poi abbiamo virato sul motore Turbo Compound, proprio per incontrare la necessità di Lorma Logistic, comune in effetti a tutti gli autotrasportatori, di ridurre i consumi: dal nostro punto di vista ci è sembrato corretto proporre il motore termico più efficiente che abbiamo in gamma. La scelta della cabina T High poi mostra una grande sensibilità da parte dei responsabili dell’acquisto nei confronti degli autisti, così come tutti gli accessori di cui i mezzi sono stati dotati: dal pacchetto aerodinamico al frigorifero”.

“Il rapporto con Renault Trucks – conferma Cibien – è stato avviato grazie al contatto fornitoci da Trasgo, società anch’essa appartenete al Gruppo F.lli Cosulich. Noi avevamo la necessità di incrementare la flotta, e tra tutte le interlocuzioni avviate abbiamo concluso l’accordo con Lorenzo perché i mezzi si sono rivelati performanti e adatti alle necessità di Lorma Logistic in termini di costo, sicurezza,  affidabilità e riduzione delle emissioni. Dedicheremo questi primi nuovi veicoli, alle tratte estere, sono macchine pensate per il lungo raggio, che poi è il tipo di mission preferita da chi movimenta container: ridotti problemi di viabilità e soprattutto nessuna attesa infinita nei terminal portuali. Con questo accordo abbiamo raggiunto l’importante reciproco obiettivo di dare il via ad una partnership, e non è escluso, mercato permettendo, ma il 2025 per noi è iniziato piuttosto bene, che verso settembre ci risiederemo al lavoro per un nuovo acquisto”. 

E se guardiamo più in là? “Nel 2030 – risponde salutandoci Stefano Cibien -, immaginiamo una Lorma Logistic con una flotta ancor più numerosa, ed una significativa diversificazione del proprio business: questo è il nostro DNA, crescere e cogliere opportunità. È l’approccio del dottor Augusto Cosulich e del Board, che a cascata non può che essere condiviso da tutte le società del Gruppo”.

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