Intervista a Gianluca Annunziata, direttore mercato Italia
Un bilancio di metà anno quello che ci regala Gianluca Annunziata, direttore mercato Italia IVECO BUS che ci conduce per mano illustrandoci tutti gli strumenti che il brand mette a disposizione delle aziende di trasporto passeggeri pubblico e privato, per permettere loro di cogliere le migliori opportunità offerte dallo stato dell’arte della tecnologia.
Gianluca Annunziata, iniziamo con una panoramica di quello che è successo in questo primo semestre?
Il 2024 è iniziato seguendo una dinamica di grande effervescenza e sta proseguendo come ci aspettavamo, e in questo contesto IVECO BUS sta giocando un ruolo da protagonista. Grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR, gli ultimi anni hanno segnato un momento cruciale per il settore, perché finalmente si è resa ancora più attiva, specialmente dal punto di vista del rinnovo del parco circolante, un’esigenza che tanto per l’Italia quanto per il trasporto pubblico è un tema di rilevanza anche sociale, considerando che mediamente i veicoli in Italia hanno una anzianità molto più elevata della media europea, soprattutto in alcune zone del territorio italiano. Dunque il mercato prosegue la curva di crescita in atto già dallo scorso anno: stiamo tornando a numeri che non vedevamo da un lungo periodo.
Quali sono i trend dei diversi settori del trasporto passeggeri?
Partiamo dal trasporto urbano, un settore che da tempo ha fatto la scelta precisa di dirigersi in maniera quasi totale sull’elettrico, arrivando – e questo è un dato molto indicativo – a numeri di immatricolazione vicini a quelli dell’interurbano. Un altro elemento degno di nota è quello che sta riportando il trasporto turistico, che continua a performare molto bene avendo ormai raggiunto livelli pre-pandemia: per IVECO BUS il turistico significa non solo pesante, ma anche e soprattutto veicoli leggeri, con i quali copriamo il segmento da leader di mercato, apprezzando come questa tipologia di mezzi venga presa sempre più in considerazione per le dimensioni ridotte e quindi la maneggevolezza, ma soprattutto per il nostro altissimo livello qualitativo e i contenuti.
Non solo una copertura dei vari segmenti, ma anche un’offerta in tema di alimentazioni estremamente diversificata: è la strada obbligata di un costruttore generalista…
Sicuramente l’azienda ha operato una scelta strategica molto decisa: essere sì un full liner, e quindi presente in tutti e quattro i segmenti di mercato, urbano, interurbano, mini e turistico, ma soprattutto di farlo con la più ampia offerta di alimentazioni possibili. Questa strategia, che industrialmente è molto sfidante, sta adesso portando i risultati che ci aspettavano. Se nel segmento urbano, come dicevamo prima, la scelta del mercato è verso il veicolo elettrico, noi oggi mettiamo a disposizione dei nostri clienti due declinazioni di questo concetto, interpretate dall’E-Way e dallo Streetway. L’E-Way in tutte le misure possibili, quindi dai 9 fino ai 18 metri e 18 metri BRT, mentre lo Streetway è disponibile a batteria nella versione da 12 metri. Nell’urbano, infine, proponiamo anche il nostro veicolo a idrogeno, con una tecnologia avanzata e fuel cell sviluppate in collaborazione con Hyundai, leader mondiale nelle celle idrogeno. L’interurbano viaggia invece su tutte le alimentazioni possibili: quest’anno iniziamo a consegnare i primi Crossway Low Entry elettrici, quindi un veicolo, se non interurbano, comunque disponibile ad un utilizzo suburbano in quello che è a tutti gli effetti un primo passo verso l’idea di un trasporto full electric fuori dalle città.
Su piattaforma Crossway abbiamo un mix energetico, dall’alimentazione tradizionale al gas, mentre sul Daily minibus è arrivata, in aggiunta all’endotermico e al metano, la versione elettrica, che abbiamo iniziato a consegnare quest’anno. Infine, per completare la carrellata, nel turistico, oltre alle esigenze che riusciamo a soddisfare con i minibus, IVECO BUS è presente anche con l’Evadys, veicolo che, con il suo nuovo look risultato di un face lifting che l’ha reso ancora più accattivante e moderno, è disponibile sia in versione 12 che 13 metri. È un prodotto che trova la sua massima espressione come “smart coach” per utilizzi di media distanza e, ad esempio, come commuter sui collegamenti aeroportuali via autostrada: a bordo i passeggeri trovano sicurezza, comfort e tanto spazio per i loro bagagli. Spostamenti confortevoli e sostenibili dunque, esattamente come quelli di cui hanno beneficiato i Metallica nel corso del loro ultimo tour europeo di cui Iveco è stata partner fornendo lato bus due Daily elettrici e un Evadys di ultima generazione.
Non solo prodotto, i clienti di IVECO BUS possono contare da sempre, e sempre di più, su una rete di assistenza molto capillare…
Il tema della rete di assistenza è una delle nostre caratteristiche da sempre, direi in Italia ma non solo, perché il network IVECO BUS è presente in tutta Europa. Certamente sul territorio italiano, essendo marchio nazionale, il post vendita è uno dei nostri punti di forza: 11 concessionari, un centinaio di officine autorizzate e specializzate sui bus ci permettono di essere ovunque e in qualsiasi momento.
L’avvento dell’elettrico e dell’idrogeno ha evidenziato nuove necessità in termini di assistenza?
Sì, e sono esigenze legate a due elementi essenziali. Innanzitutto, operare su veicoli full electric richiede da parte delle officine autorizzate e anche da parte dei clienti di strutturarsi in maniera diversa, ma non solo a livello di spazi e strumentazioni, ma anche di competenze. Le aziende di trasporto pubblico sono chiamate a mettere in campo uno sforzo importante per quello che riguarda la formazione del personale, sia degli autisti che dei professionisti tecnici, ma anche da un punto di vista gestionale, perché il passaggio è rivoluzionario. I veicoli non vanno solo ricaricati, devono essere anche gestiti da un punto di vista di strategia di ricarica e di capacità di monitoraggio da remoto. Proprio per questo motivo l’anno scorso abbiamo creato una divisione ad hoc, senza appoggiarci ad una società di consulenza esterna ma creando in house una divisione specializzata che abbiamo chiamato Energy Mobility Solution, e che ha l’obiettivo di accompagnare i clienti su tutte quelle attività che riguardano aspetti non legati al veicolo, ma all’alimentazione e alla gestione del parco nell’utilizzo corrente. Oltre ovviamente a mettere a disposizione delle aziende clienti IVECO ON, la nostra piattaforma dedicata al monitoraggio dei veicoli in remoto.
Tutto questo si traduce in un rapporto molto stretto con le aziende clienti: come quello che avete intessuto con Autoguidovie, con importanti risvolti anche dal punto di vista sociale.
Autoguidovie è una delle più grandi aziende private in Italia nell’erogazione di servizi di trasporto pubblico ed è diretta da un management illuminato e dotato di grande capacità prospettica. Noi siamo orgogliosi di essere loro partner come fornitori di veicoli, dai mezzi diesel agli E-Way per il trasporto urbano. Autoguidovie poi va citato anche per altri motivi: sappiamo che nel nostro settore una delle problematiche centrali è la carenza di autisti. È un tema che viene trattato da ogni angolazione da parte delle associazioni di categoria anche in confronto con le istituzioni, purtroppo con risultati alterni, e non certo per mancanza di iniziativa da parte delle associazioni, che anzi sono molto attive e capaci in questo senso. Autoguidovie è una delle aziende che ha investito con maggior convinzione nel recente periodo per attività di recruiting, anche con iniziative dedicate a mettere in luce un concetto importante: diventare un autista di un’azienda con un parco veicolare moderno può essere un’opportunità lavorativa soddisfacente per chi sta cercando uno sbocco occupazionale. Noi come IVECO BUS abbiamo supportato queste iniziative di Autoguidovie aiutandoli sia dal punto di vista della comunicazione, quindi dando il nostro contributo per far circolare il messaggio, ma anche sotto l’aspetto della formazione per una guida corretta dei nostri mezzi.
Rimanendo in tema di formazione, apriamo una finestra sul futuro parlando dell’IBE di Rimini del prossimo novembre?
Sì, IBE è uno degli appuntamenti principali del nostro settore e così come siamo stati presenti a Milano a NME saremo anche ad IBE, da protagonisti. Andremo a presentare ai nostri clienti e al settore quelle che sono le principali novità, anche in termini di ADAS, dei nostri veicoli di ultima generazione, ma soprattutto proseguiremo con l’iniziativa che ci ha visto nel 2023 fornire i veicoli per effettuare i corsi di guida su pista durante i giorni della manifestazione. È un concetto che ci vede particolarmente coinvolti e crediamo che soprattutto per i veicoli elettrici formare gli autisti possa aiutarli a incrementare le loro competenze e le loro chance di un migliore percorso professionale: siamo orgogliosi di poter far loro utilizzare i nostri veicoli per guidare, insieme, la strada del cambiamento.