Da sinistra Roberto Cogo e Luigi Beccalli di Fraikin, Flavio Raimondo e Nicola Colucci, rispettivamente CEO e Presidente di Haiki+

Gestire bene il rifiuto è un’arte, con il noleggio diventa più semplice

2 Luglio 2024
3 mins read

Fanno bella mostra di sé all’interno del nuovo impianto di Lazzate i tre scarrabili Iveco che Fraikin ha recentemente consegnato ad Haiki+, gruppo attivo attraverso le sue quattro divisioni nella gestione e soprattutto nella valorizzazione del rifiuto, in una chiara e virtuosa ottica di economia circolare. Un settore complesso che ha da tempo abbracciato il noleggio quale soluzione ideale soprattutto per il corredo di servizi che questa formula porta con sé. “Il significato del nostro nome?” – ci spiega il CEO di Haiki+ Flavio Raimondo – “Haiki in giapponese vuol dire rifiuto, mentre il termine ‘Plus’ lascia intendere come la nostra mission sia quella di andare oltre al concetto tradizionale di rifiuto, considerandolo piuttosto una materia prima seconda: vogliamo recuperare qualsiasi scarto sia recuperabile, e reinserirlo nel ciclo economico produttivo”. 

Quattro divisioni a coprire l’intero settore

Delle quattro divisioni che compongono il Gruppo, Haiki Recycling opera attraverso sei impianti di gestione rifiuti distribuiti fra Lombardia e Piemonte – tra cui anche la struttura appena inaugurata a Lazzate – tutti al lavoro con l’obiettivo di trasformare gli scarti in nuove risorse attraverso mirati processi di recupero e valorizzazione. Haiki Mines, la seconda divisione, si occupa invece dello smaltimento certificato degli scarti non recuperabili attraverso tre discariche di proprietà situate ad Albonese, vicino a Pavia, Bedizzole (BS) e Bossarino (SV). Haiki Electrics è dedicata principalmente ai RAE, mentre Haiki Cobat smaltisce prodotti a fine vita come pneumatici fuori uso, moduli fotovoltaici, pile e accumulatori, offrendo anche servizi di consulenza ambientale e percorsi formativi per accompagnare le aziende impegnate in un percorso di sviluppo sostenibile. 

Flavio Raimondo (a sinistra) con il sindaco di Lazzate Andrea Monti.

50mila tonnellate di rifiuti all’anno

“Il nuovo impianto – precisa Raimondo – prevede una selezione meccanizzata, un trituratore e una pressatura meccanica. È una struttura autorizzata per 50 mila tonnellate di rifiuti all’anno e dà lavoro direttamente a circa 40 famiglie, oltre a tutto l’indotto. In un certo senso abbiamo ‘riciclato’ anche questo spazio, che prima del nostro intervento versava in uno stato di completo abbandono: con un investimento di circa 5 milioni di euro abbiamo dotato l’impianto di tutte le più moderne attrezzature per lo smaltimento rifiuti, ma anche delle migliori tecnologie in tema di sicurezza, come ad esempio il sistema antincendio appoggiato su un grande invaso d’acqua grazie al quale, qualsiasi incidente dovesse accadere, saremmo pronti ad intervenire”.

Sedici i mezzi forniti da Fraikin

A servire le necessità di trasporto rifiuti del Gruppo 15 scarrabili e un trattore a noleggio forniti da Fraikin Italia. “È un settore – interviene Luigi Beccalli, Direttore commerciale dell’azienda – che ormai non si può più definire per noi una semplice nicchia: siamo sempre più specializzati e presenti, e con la leva del servizio riusciamo a fare la differenza. Oggi Fraikin Italia sia in termini di prodotto che di assistenza è una vera e propria full liner: è una posizione che abbiamo costruito negli anni e che oggi ci permette di non risentire eccessivamente dei periodi di impasse di un settore piuttosto che di un altro. In questo momento, ad esempio, il mercato del trattore sta rallentando, ma noi, come vedete, non ci fermiamo mai”.

Post-noleggio impeccabile

“Collaboriamo con Fraikin – conferma Flavio Raimondo – fin dal 2017: per noi non si tratta di un fornitore ma di un partner grazie al quale siamo riusciti ad ottimizzare la gestione del nostro parco mezzi. Loro per noi sono diventati un riferimento, e non tanto perché ci forniscono mezzi all’avanguardia, ma perché il loro ‘post noleggio’ è impeccabile: non abbiamo mai avuto un problema, sono sempre presenti e intervengono in modo puntuale. Direi che quello di oggi non è un punto di arrivo, ma una base di partenza per crescere ancora insieme”.

I tempi autorizzativi frenano l’industrializzazione

Haiki+ serve oggi oltre 8.000 clienti in tutta Italia lavorando più di 600mila tonnellate di rifiuti all’anno, con l’obiettivo di arrivare ad un milione entro il 2030. “Certo le problematiche in questo settore – risponde alle nostre curiosità Flavio Raimondo – non mancano, e le sfide da vincere sono ancora numerose. Il primo aspetto, diciamo così, ‘migliorabile’ riguarda le tempistiche autorizzative per la realizzazione degli impianti: quello della gestione rifiuti è un settore che si sta rapidamente industrializzando, e per farlo nel modo corretto servono strutture di nuova generazione. È facile intuire come una procedura autorizzativa lenta e farraginosa finisca con il consegnarci un impianto progettato a quel punto anni prima, e dunque tecnologicamente antiquato. In alcune Regioni italiane oggi abbiamo raggiunto tempi di approvazione rapidi, in altre siamo decisamente in alto mare su questo fronte”.

Italia, facciamo squadra

“La seconda problematica rilevante riguarda la perdita di valore che sta subendo il nostro Paese a causa dell’esportazione all’estero di rifiuti non lavorati o di residui finali. Non solo non siamo in grado di farceli pagare, ma addirittura siamo noi a pagare altri stati perché accolgano i nostri scarti. Con i quali poi loro avranno la possibilità di produrre energia. Se non ci metteremo presto nelle condizioni di gestire i rifiuti a casa nostra, i competitor UE continueranno ad ottenere dalle nostre materie prime seconde il loro prodotto finito, e noi come sistema Italia saremo sempre più poveri”. Haiki+ continua a fare la sua parte e a crescere: la prossima apertura sarà a Lodi, con il primo impianto di rifiuti specifico per il cartongesso.

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