Fermerci e FerCargo lanciano l’allarme: “Trasporto ferroviario in grosse difficoltà”

I presidenti di Associazione Fermerci e Associazione FerCargo, rispettivamente Clemente Carta e Mauro Pessano, hanno inviato una lettera congiunta indirizzata al Ministro Salvini
19 Agosto 2024
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Viaggiare in treno

I presidenti di Associazione Fermerci e Associazione FerCargo, rispettivamente Clemente Carta e Mauro Pessano, hanno inviato una lettera congiunta indirizzata al Ministro Salvini, esponendo tutti i problemi con cui il settore ferroviario deve e dovrà fare i conti.

“Le condizioni insostenibili in cui gli operatori del settore ferroviario merci sono costretti a lavorare, senza alcun riscontro o supporto richiesto da mesi, rendono la situazione non più sostenibile. Questo crea profondi disagi al sistema industriale italiano e alle economie locali. Chiediamo con forza un intervento urgente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, per
evitare una crisi disastrosa dalle conseguenze imprevedibili”.

Interruzioni per lavori e valichi alpini chiusi

“Le continue interruzioni delle linee ferroviarie, causate dai lavori del PNRR fino al 2026 – continua la lettera – stanno determinando una riduzione della capacità di trasporto superiore al 50% nel 2024, con punte dell’80% durante i mesi estivi. A ciò si aggiungono le chiusure dei valichi alpini, tra cui il Frejus e il San Gottardo, che hanno gravi ripercussioni sull’intero sistema logistico italiano.

Questi problemi, insieme a eventi naturali come le alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana e la crisi del Mar Rosso, stanno provocando un crollo del traffico merci ferroviario, con una perdita del 3,2% nel 2023 rispetto all’anno precedente e una previsione di ulteriore calo del 6,7% nel 2024. Il danno economico stimato per il 2024 è di circa 90 milioni di euro, con prospettive simili per i successivi due anni”.

A rischio 15.000 lavoratori impiegati

“Questo contesto – concludono – non solo impedisce lo sviluppo del settore e il riequilibrio modale, ma rischia di compromettere l’integrità e il futuro delle imprese e dei circa 15.000 lavoratori impiegati. Ribadiamo la nostra disponibilità, in qualsiasi momento, a confrontarci con tutti gli interlocutori istituzionali per individuare e attuare immediatamente le soluzioni necessarie a superare questa crisi.”

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