Federmetano chiede il riconoscimento “zero carbon” per il biometano, carburante ideale per i trasporti

Dallo studio è emerso che negli ultimi anni la produzione nazionale di biometano utilizzato nei trasporti è in sensibile crescita
23 Settembre 2024
2 mins read
biometano

Il convegno “Biometano per la mobilità sostenibile: l’evoluzione green del motore a combustione interna”, organizzato da Federmetano lo scorso 18 settembre a Roma, ha fatto luce sull’importanza del biometano nell’ambito di una transizione energetica che pone obiettivi sempre più ambiziosi.

Ebbene dallo studio è emerso che negli ultimi anni la produzione nazionale di biometano utilizzato nei trasporti è in sensibile crescita, favorita dalle incentivazioni statali. In Italia sono attive circa 1.592 stazioni di rifornimento (67 su autostrada) di GNC (su circa 21.700 punti vendita carburanti complessivi), di cui 167 punti vendita di GNL e 94 dotati di self service.

Sono inoltre presenti una trentina di impianti presso aziende di trasporto pubblico. Complessivamente, si è assistito a un raddoppio negli ultimi 15 anni. Per quanto riguarda il parco circolante, è di 1,061 milioni di veicoli a gas naturale GNC+GNL (2%).

Le parole di Dante Natali, Presidente di Federmetano

Lo studio RIE evidenzia anche che per poter sfruttare appieno il potenziale tecnico di produzione nazionale di biometano, occorre superare le attuali barriere normative UE, pianificare in modo coordinato impianti e infrastrutture, ridurre le criticità che limitano l’upgrading del biogas, costruire per la filiera un quadro di sostegno equilibrato rispetto a quanto già adottato per altri vettori rinnovabili.

“Il biometano può fornire un immediato contributo al complesso e lungo percorso della transizione – ha sottolineato Dante Natali, Presidente Federmetano -, specialmente nella mobilità. Fin da subito, un veicolo alimentato a benzina, ma anche diesel, oppure ibrido elettrico, può essere trasformato a biometano, oggi anche con incentivo statale, e usufruire della rete di distribuzione già esistente.”

La trasformazione a biometano può essere effettuata presso le officine specializzate abilitate, distribuite su tutto il territorio nazionale, una rete efficiente dotata di decenni di esperienza che le derivano dalla lunga tradizione italiana nell’alimentazione dei motori grazie ai carburanti gassosi.

“In vista della imminente totale sostituzione del gas naturale fossile per uso autotrazione con il biometano – prosegue Natali – Federmetano ha intenzione di portare all’attenzione del Governo un elenco di richieste volte a promuovere l’utilizzo del biometano in autotrazione, a partire dall’equiparazione dei veicoli a biometano ai veicoli elettrici (BEV).”

Le misure proposte da Federmetano

Tra le misure proposte per favorire la diffusione dei veicoli a biometano, il libero accesso alle ZTL, agevolazioni sui canoni di sosta, esenzione tassa automobilistica per almeno 5 anni, prosecuzione degli incentivi retrofit per i veicoli trasformati a biometano. Inoltre secondo Federmetano occorre monitorare e intervenire su tutti i meccanismi europei e non, la cui applicazione potrebbe portare a un’alterazione dei rapporti di concorrenzialità tra i diversi carburanti penalizzando il biometano.

Urgente sostenere una filiera, quella del metano auto, che conta circa 20.000 addetti potenzialmente a rischio in caso di ulteriore aggravamento dell’attuale crisi del settore e intervenire a livello europeo per ottenere un ufficiale riconoscimento dei biocarburanti come strumento paritetico a energia elettrica, idrogeno e carburanti sintetici per il conseguimento degli obiettivi di riduzione di CO2 per i nuovi veicoli anche dopo il 2035.

L’associazione chiede inoltre di operare per garantire l’azzeramento dell’accisa per bioGNC e bioGNL e di prevedere nella prossima legge di bilancio un credito di imposta strutturale per le spese di acquisto di bioGNC e GNL/bioGNL da parte delle imprese di autotrasporto. Infine, agevolare il completamento dei punti di stoccaggio GNL nel Sud Italia e Sicilia per favorire un ampliamento della rete distributiva di GNL/bioGNL per autotrazione, semplificare le procedure per l’accesso agli incentivi all’acquisto di mezzi pesanti alimentati a bioGNC e GNL/bioGNL, ridurre il pedaggio autostradale per i veicoli a bioGNC e GNL/bioGNL. “

Come messo in rilievo dallo studio, oggi la catena del valore del biometano presenta importanti potenzialità di crescita ed è matura dal punto di vista tecnologico e industriale. Da sottolineare – conclude Natali – che la disponibilità di biometano dovrà essere utilizzata oculatamente, nei settori in cui può dispiegare i maggiori benefici in tempi rapidi, come nei trasporti.”

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