Federauto Bus, Fiorentino: “Per il rinnovo del parco circolante nel TPL non basta il PNRR, c’è bisogno di altri finanziamenti”

La vice Presidente di Federauto con delega ai Bus, Maria Fiorentino, fa il punto sulla situazione legata al parco circolante nel TPL, ritenuto comunque ancora troppo obsoleto
2 Maggio 2024
1 min read
Trasporto Pubblico

«Nonostante l’importante volume di spesa della fase PNRR, il parco circolante nel TPL continua ad essere ancora obsoleto», così Maria Fiorentino, Vice Presidente di FEDERAUTO con delega ai Bus, commentando i dati del mercato nel primo trimestre 2024.

«È evidente», ha continuato Fiorentino, «che è necessario iniziare a concepire un nuovo strumento normativo in grado di assicurare un flusso di finanziamenti, costante, adeguato ed accessibile per il rinnovo del parco autobus di linea che vada in continuità con il Piano Strategico per la Mobilità Sostenibile TPL attualmente in vigore».

TPL il mercato risponde bene sulla tecnologia BEV

«Siamo, infatti, alla vigilia del secondo flusso quinquennale dei fondi del Piano Strategico e della ripresa dell’obbligo di cofinanziamento da parte degli Enti Locali», ha continuato la Vice Presidente di FEDERAUTO, «e i dati sull’immatricolato dei bus in servizio TPL del primo trimestre 2024, mostrano che il mercato risponde bene sulla tecnologia BEV – l’unica sostenuta dal PNRR – per il rinnovo delle flotte in ambito urbano, mentre la tecnologia CNG/Bio-CNG è quella che sta risultando preferita dalle Aziende per l’esercizio delle linee interurbane e suburbane».

Puntare sulla pluralità tecnologica

«Questo», ha concluso Fiorentino, «significa essenzialmente due cose: la prima è la necessità di orientare la cornice di pianificazione delle risorse per gli investimenti verso la pluralità tecnologica, lasciando libertà di scelta alle Aziende in relazione alle missioni di linea previste dai Contratti di Servizio, la seconda è la necessità di una governance complessiva – con la relativa definizione delle future risorse per gli investimenti – che metta nelle condizioni le Aziende TPL di rispettare le scadenze definite dai regolamenti UE per i target di decarbonizzazione, che sono particolarmente sfidanti e specifici per il settore degli autobus di linea».

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