Recentemente DHL Global Forwarding, grazie al team italiano di DHL Industrial Projects, ha gestito con successo un carico speciale per un trasporto via mare di Saipem, il cui imbarco ha avuto luogo nel porto di Ravenna, una realtà dinamica che grazie alla propria fortunata posizione geografica rappresenta un punto di riferimento per gli scambi commerciali con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero, avendo come destinazione quello di Soyo.
Un carico speciale per DHL
Nello specifico Saipem – azienda leader globale nei servizi di ingegneria per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio di infrastrutture e impianti complessi nel settore dell’energia, sia offshore che onshore – ha richiesto la movimentazione di 5 moduli di dimensioni molto elevate (18x8x8 metri) per un peso totale di quasi 100 tonnellate.
Gli elementi, parte di edifici che andranno a far parte di un impianto di estrazione e lavorazione di gas LNG in Angola, sono stati comprati preassemblati dall’acquirente e sono stati quindi caricati a bordo senza smontarli. La spedizione ha previsto anche il carico di altri moduli più piccoli ma fuori sagoma, imbarcati in una seconda fase nel porto di Marghera.
L’operazione è avvenuta in modo molto articolato e ha richiesto la massima cura per diversi fattori; in primo luogo, per le importanti dimensioni del carico e la conseguente necessità di trovare una nave che fosse adatta per l’operazione di trasporto e non da ultimo per l’esigenza di maneggiare con cura i moduli per la loro fragilità. DHL Industrial Projects, forte della sua esperienza storica nella movimentazione delle merci via mare, e non solo, ha seguito con meticolosità ciascuno di questi aspetti per assicurare la consegna a destino.
Nave SAL Heavy Lift
Per quanto riguarda il mezzo di trasporto da utilizzare, DHL Industrial Projects ha identificato una nave SAL Heavy Lift, tra le più tecnologiche esistenti sul mercato lunga ben 133 metri e con una profondità massima dello scafo di 7,80 metri, come la più adatta per lo scopo. Il viaggio ha richiesto un’accurata valutazione preventiva, che tenesse conto di numerosi fattori variabili come ed esempio le condizioni meteo previste; quando si movimentano grandi carichi bisogna, infatti, avere cura di prevedere ed evitare possibili urti o inclinazioni della merce.
Al tempo stesso è stato necessario valutare accuratamente tutti i fattori in grado di contenere i costi, rendendo così conveniente la spedizione per il cliente. Con l’obiettivo di assicurare la massima qualità e controllo in tutte le fasi del trasporto, per questo imbarco è stata prevista la presenza di un surveyor, ovvero un perito di terze parti altamente qualificato incaricato di supervisionare che quanto ipotizzato in fase di progetto fosse fattibile ed effettivamente eseguito.
La fase di carico
Dal punto di vista operativo, per la fase di carico a Ravenna, che ha richiesto tre giorni, è stata utilizzata la gru di porto con una portata di 600 tonnellate, mentre all’arrivo per lo scarico verranno utilizzate le due gru di bordo, in grado di sollevare 450 tonnellate ciascuna e 900 se utilizzate in combinazione. La movimentazione dei moduli è stata oggetto di un’accurata valutazione che ha preso in esame tutti gli elementi potenzialmente in grado di aumentare il peso del carico e variare la resistenza.
Affinché il carico potesse affrontare il viaggio in sicurezza è stato inoltre effettuato uno studio sul lashing, identificando dei punti di ancoraggio all’interno della copertura termoretraibile a protezione del contenuto che ne consentissero la movimentazione in totale sicurezza. Importante, inoltre, sottolineare l’ottimizzazione della catena logistica con costi e tempi di transito definiti, così come la possibilità di implementare su richiesta soluzioni GoGreen Plus per la riduzione delle emissioni di CO2 tramite off-setting sulla tratta marittima port-to-port. Non da ultimo, i clienti potranno avvalersi di un sistema di monitoraggio delle spedizioni da origine a destinazione con funzione di trasferimento della documentazione tramite myDHLi.
