Appunti per le imprese, l’importanza del controllo di gestione

2 Luglio 2024
2 mins read

Massimizzare il risultato economico è un target che le aziende, nel contesto attuale di un mercato dinamico e altamente competitivo, non possono non avere nel loro orizzonte. Per raggiungerlo occorre prestare particolare attenzione alla pianificazione e alla gestione della propria attività, assicurandosi che le risorse vengano utilizzate efficacemente.

“Un’azienda senza controllo – spiega Giuseppe Seminara, titolare di Fidens Consulting, società con diverse sedi sul territorio italiano, specializzata in consulenza d’impresa nelle materie, tra le altre, del controllo di gestione, finanza aziendale e Industria 5.0 – è come una “nave senza timone”, priva di una rotta ben tracciata e di strumenti per verificarne il mantenimento. È per questo che ormai risulta di vitale importanza la presenza di un sistema di controllo che garantisca il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa, responsabilizzi i manager e i dipendenti, e rilevi eventuali scostamenti tra quanto pianificato e i risultati conseguiti, perché sia possibile attuare per tempo le opportune azioni correttive”.

Obiettivi e risultati sempre sott’occhio, soprattutto nel nostro settore

“Le aziende – continua Seminara – non possono più trascurare la loro competitività sul mercato: i margini si assottigliano, la concorrenza affila le armi, e solo con un controllo attento e continuo dell’andamento aziendale è possibile eliminare gli elementi di inefficienza e trovare nuove modalità di investimento, nuovi spunti di produttività. Il focus non deve essere il fatturato: l’ultimo rigo del bilancio, quand’anche in positivo, è poco rilevante se l’azienda non è in grado di generare cassa. E questo è un argomento centrale nel settore dei trasporti: considerati gli impegni finanziari delle aziende il concetto di produttività è fondamentale”.

“Sono numerosi i kpi da tenere d’occhio: il fattore di carico, il numero di chilometri percorsi, la produttività dei singoli dipendenti, la reddittività suddivisa tra commessa, tratte, viaggi, la gestione dei borderò. Riuscire ad integrare tutti questi elementi in un sistema che riesca a gestirli in maniera completa significa ottimizzare i processi interni. Per la mia esperienza quando l’amministrazione è chiara, esiste un ufficio tecnico, un ufficio trasporti ben strutturato, generalmente l’azienda va bene: è una correlazione molto stretta. È un circolo virtuoso perché poi sono proprio le aziende più strutturate ad esprimere una grande attenzione nei confronti degli investimenti e a richiedere la nostra consulenza in una ricerca continua dell’efficienza e della produttività”. 

Anche i piccoli possono avere un controllo di gestione

“Non c’entrano – prosegue Seminara – le dimensioni aziendali. In Italia, dove il settore è molto frazionato, e la maggior parte delle aziende sono piccoli e piccolissimi trasportatori, anche le imprese di minori dimensioni possono utilizzare strumenti semplici per darsi un obiettivo e conseguire un risultato. Anche il singolo padroncino ha solo da guadagnare quando abbia ben chiari quali siano i suoi target: per farlo è necessario alimentare un orizzonte temporale mensile/annuale, ma nel caso in cui si proceda ad investimenti anche più a lungo termine”.

Ma qual è il rischio nel caso in cui non si seguano queste indicazioni? “Il rischio – risponde Giuseppe Seminara – è di accumulare perdite e non accorgersene. Bisogna sempre avere una prospettiva almeno a fine anno, non considerare più quello che è stato, uscire dalla mentalità italiana del bilancio storico e passare ad un approccio prospettico. Bisogna avere un controllo continuo, essere consapevoli di come sta andando l’azienda oggi e qual è la previsione sul futuro. Non è semplice adottare questa visione, specie in Italia dove abbiamo un retaggio culturale differente e dove la normativa è particolarmente complessa: assolvere a tutti gli adempimenti prescritti dalla legge sottrae tempo agli aspetti gestionali. Per questo, se non si riesce in autonomia, è sempre preferibile chiedere l’affiancamento di un esperto.

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