Il Presidente di FAI-Conftrasporto, Paolo Uggé, è intervenuto sulla questione legata alla chiusura del Monte Bianco (in vigore dal 2 settembre) che si somma a quella del tratto del Frejus, con tutte le conseguente che ne derivano per il trasporto.
“Al peggio non c’è mai fine. Dopo la prolungata chiusura del tratto del Frejus, dal 2 settembre si ferma anche il Monte Bianco. L’autotrasporto italiano cosa dovrebbe fare? Che piaccia o meno, le merci vengono ancora trasportate per la quasi totalità via gomma!
Lo scambio di merci tra l’Italia e i Paesi europei rischia una paralisi, non dimenticando i soliti problemi al Brennero.
Grazie all’intervento dei Parlamentari europei Carlo Fidanza, Paolo Borchia, Massimiliano Salini e Pierfrancesco Maran la Commissione Europea è intervenuta nel mese di agosto sulla necessità di riaprire il Frejus. Ora si aggiunge anche il Monte Bianco.
E’ giunto il momento di rimettere in discussione i contenuti del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi e noi siamo pronti a contribuire portando la voce delle imprese dell’autotrasporto e della logistica.
A questo punto la FAI-Conftrasporto chiede un incontro urgente ai Vice Premier e Ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini e al Commissario Europeo ai Trasporti per scongiurare una crisi che sarebbe non solo per il comparto dell’autotrasporto e della logistica, ma dell’intera economia italiana”, dichiara Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto.