È stato raggiunto questa mattina, dopo quattro giorni di trattative, l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Logistica, Trasporto merci e Spedizione. Il negoziato, che si è protratto per 9 mesi, ha visto il confronto serrato tra le organizzazioni datoriali e i sindacati dei lavoratori, con l’obiettivo comune di trovare soluzioni per rispondere alle esigenze di un settore strategico.
Due le priorità fondamentali su cui si è lavorato: il recupero salariale per i lavoratori, reso necessario dall’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione, e una maggiore flessibilità normativa per consentire alle imprese di affrontare le sfide organizzative e operative del mercato.
Le novità introdotte dal nuovo CCNL
Per quanto riguarda la gestione degli appalti e qualificazione della filiera, sono state introdotte norme per migliorare la trasparenza e la gestione della filiera. È stata introdotta maggiore flessibilità nella modifica degli orari del personale non viaggiante. Sono state aggiornate le regole del mercato del lavoro in particolare sui contratti a tempo determinato e con l’introduzione della stagionalità per il settore dell’autotrasporto.
Sul fronte dell’assenteismo, sono state rafforzate le misure per ridurre il fenomeno tra il personale viaggiante e nella movimentazione delle merci. Si è anche pensato a un miglioramento delle peculiarità delle imprese cooperative e delle condizioni di lavoro. Mentre per quanto riguarda i profili professionali, si è previsto l’ammodernamento dei profili esistenti, l’introduzione di nuovi profili e la proroga del livello 6J fino al 31 dicembre 2025. Introdotta una clausola sociale per i driver con progressiva riduzione dell’orario di lavoro settimanale e introdotto un incremento per la trasferta. E contestualmente, sul fronte dei danni ai veicoli, sono state mantenute le attuali procedure per i mezzi pesanti, con regolamentazione migliorata e primo danno senza oneri per i driver.
Sono state introdotte inoltre nuove regole per il lavoro agile, introdotte disposizioni per la disconnessione, la sicurezza dei luoghi di lavoro e il contrasto alle discriminazioni di genere. E tra le novità più rilevanti si segnala l’introduzione dell’Elemento Professionale d’Area (EPA), una nuova componente retributiva che riconosce le competenze e la professionalità del personale, sia viaggiante che non viaggiante.
Aumento dei salari
Per quanto riguarda l’aumento dei salari, l’accordo, valido fino al 31 dicembre 2027, prevede i seguenti incrementi. Personale non viaggiante: 230 euro al livello di riferimento 3S. Personale viaggiante: 260 euro al livello di riferimento 3B. Inoltre, è stata confermata la disciplina sull’orario di lavoro e la discontinuità applicabile al personale viaggiante. Con la sottoscrizione dell’accordo le parti sindacali stipulanti hanno ritirato lo sciopero previsto per i giorni 9 e 10 dicembre.