Bertani Trasporti inaugura una nuova relazione ferroviaria da Chignolo Po a Cassino

L'obiettivo è di promuovere una logistica sostenibile, puntando alla riduzione delle conseguenze ambientali a fronte di servizi integrati ancora più efficienti
23 Luglio 2024
1 min read
Bertani Trasporti

Bertani Trasporti S.p.A. – azienda del settore logistico automobilistico italiano – con l’ausilio di Rete Ferroviaria Italiana ha avviato un passo significativo verso un futuro a minor impatto sul clima. Già a partire da dicembre 2023, sono state messe “in rete” le azioni per consentire di attivare una nuova relazione di traffico per il trasporto ferroviario di autoveicoli, con l’obiettivo di promuovere una logistica sostenibile, puntando alla riduzione delle conseguenze ambientali a fronte di servizi integrati ancora più efficienti.

Nuova relazione ferroviaria da Chignolo Po a Cassino

La nuova relazione collega Chignolo Po (PV), importante Vehicle Logistic Center di Bertani Trasporti in Italia, con Cassino in provincia di Frosinone, e intende rendere più funzionale ed ecocompatibile il trasporto degli autoveicoli verso il Sud Italia.

Grazie all’operato di RFI, gestore della Rete e pianificatore dello sviluppo della stessa orientata anche al business merci, gli autoveicoli raggiungeranno Cassino su rotaia, contribuendo significativamente alla riduzione del traffico su gomma e, di conseguenza, delle emissioni di CO2. Attualmente, il servizio prevede un viaggio settimanale, con l’ambizione di raddoppiare in breve tempo, trasportando oltre 200 veicoli per viaggio.

Risparmiate 790 tonnellate di CO2

Questo switch modale dal trasporto su strada a quello su ferrovia offre benefici tangibili e misurabili. Basandosi sui dati di una delle prime settimane a pieno regime, infatti, è possibile fare alcune previsioni sull’arco temporale di un anno. Il risparmio annuo si traduce nell’eliminazione sulla tratta di circa 1.300 bisarche, corrispondenti a oltre 292.000 litri di gasolio risparmiati e a poco meno di 790 tonnellate di CO2 non rilasciate nell’atmosfera.

Su base settimanale i chilometri non percorsi dalle bisarche sono stimabili in oltre 15.200, con effetti immediati sulla diminuzione dell’impatto ambientale, dell’inquinamento e potenzialmente elevati, seppur non facilmente calcolabili, anche per la riduzione del traffico sulla tratta non percorsa su gomma*.

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