Lo scorso 23 novembre si è tenuta a Roma l’Assemblea Nazionale di Confartigianato Trasporti, con la partecipazione del Vice Premier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini che ha risposto alle sollecitazioni del Presidente Amedeo Genedani per accompagnare le imprese di autotrasporto nelle transizioni green e digitale.
Il Ministro Salvini ha esordito ringraziando Confartigianato “perché in questi miei due anni di esperienza al Governo, ed è un ministero complicato, è una delle realtà più presenti e più produttive, più propositive. Che si siede al tavolo e quando c’è da dire sì dice sì, quando c’è da dire no dice no. Mentre alcuni ormai li vedo da lontano e qualunque cosa si proponga hanno deciso che si dice no a prescindere”.
Sostegno e fondi per il settore
Il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani ha sottolineato la necessità di sostenere gli imprenditori con misure concrete per affrontare la crisi del settore, focalizzandosi su quattro priorità. La prima riguarda il rinnovo del parco mezzi, con la proposta di destinare almeno 100 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque anni.
«L’attuale dotazione di 25 milioni di euro non basta a garantire un cambio di passo, soprattutto in termini di sicurezza e sostenibilità», ha dichiarato il Presidente di Confartigianato Trasporti. Il Ministro Salvini ha risposto sottolineando l’importanza di interventi strutturali, ma ha anche ricordato le difficoltà legate alla disponibilità di risorse pubbliche, ribadendo tuttavia il suo impegno nel rivedere i fondi a disposizione.
Transizione tecnologica pluritecnologica
Un altro punto cruciale sollevato da Genedani riguarda il sostegno alla transizione ecologica e tecnologica, con un appello a favorire un approccio pluritecnologico che includa biocarburanti come biometano e HVO, al fine di evitare il passaggio immediato all’elettrico, ritenuto non praticabile per il trasporto pesante. Salvini ha risposto con l’apertura a soluzioni alternative, e ha rimarcato la sua posizione critica nei confronti di un “green deal” imposto senza tener conto delle specificità italiane e della realtà delle imprese.
«Non si può fare i ‘green’ con i sacrifici degli altri», ha affermato, criticando le politiche europee che penalizzano le Pmi senza considerare la concorrenza internazionale, in particolare dalla Cina. Il ministro ha sottolineato come, nonostante l’impegno dell’Europa nel ridurre le emissioni di CO2, il risultato globale risulti contrastante, con la Cina che nel 2023 ha aumentato le sue emissioni di 460 milioni di tonnellate, mentre l’Europa ne ha ridotte 200 milioni.
“Il Green Deal rischia di essere un suicidio per l’Europa”, ha affermato Salvini, facendo riferimento agli impatti delle normative ambientali sulle imprese e sulle famiglie europee. “Non si tratta solo di rivedere il Green Deal – ha detto – ma di un errore di valutazione che potrebbe avere gravi conseguenze economiche per l’Europa”.
Misure europee sul trasporto pesante
Genedani ha anche chiesto una riforma delle normative europee, che attualmente minacciano la competitività del settore, in particolare per quanto riguarda le misure sul trasporto pesante. «I regolamenti attuali rischiano di mettere in ginocchio il nostro settore», ha dichiarato, richiedendo una revisione delle politiche che regolano il trasporto su strada.
Il Ministro ha confermato l’intenzione di lavorare a livello europeo per rendere più sostenibili e realistiche le normative, ribadendo che la sostenibilità deve essere raggiunta con pragmatismo. Salvini ha ribadito l’importanza di mantenere il trasporto su gomma come elemento centrale nell’economia italiana ed europea, sottolineando che più di due terzi delle merci viaggiano su strada, e che “pensare a un’economia senza trasporto su gomma è da ricovero”.
Manutenzione delle ferrovie italiane
Un altro tema caldo è stato quello dell’introduzione degli obblighi ESG per le PMI del trasporto, che comporteranno l’obbligo di certificare la sostenibilità da parte delle grandi aziende committenti. Confartigianato ha chiesto misure pratiche e incentivi per supportare le piccole imprese nell’adeguarsi a queste nuove richieste. Salvini ha promesso di considerare la questione nel quadro di una più ampia riforma del settore, riconoscendo che le PMI devono essere accompagnate in questo cambiamento.
Sul fronte delle infrastrutture, Salvini ha anche risposto alle preoccupazioni per la manutenzione delle ferrovie italiane, annunciando l’apertura di 1.200 cantieri, mai realizzati prima, per migliorare il servizio ferroviario nazionale. “Questi disservizi di oggi, spero possano diventare un servizio migliore domani”, ha dichiarato il ministro. Il Ministro ha poi parlato della riforma delle concessioni autostradali, spiegando che il governo sta lavorando a un riequilibrio dei pedaggi e dei servizi, con l’obiettivo di garantire che gli autotrasportatori non siano più penalizzati da costi eccessivi. “Un guidatore riposato è un bene per lui e per tutti”, ha aggiunto.
Maggiore dialogo tra istituzioni e operatori del settore
Il Presidente Genedani ha insistito infine sulla necessità di un maggiore dialogo tra istituzioni e operatori del settore, affinché le politiche di sostenibilità non mettano a rischio la competitività delle imprese italiane. Il Ministro Salvini, confermando l’impegno del governo per il settore, ha ribadito che è necessario trovare un equilibrio tra le sfide ambientali e la tutela delle imprese, in un contesto economico sempre più globalizzato.
“Non bisogna cedere a politiche restrittive senza considerare l’impatto economico e sociale”, ha detto, ribadendo la sua determinazione a perseguire il progetto del Ponte sullo Stretto, nonostante le critiche e le indagini a suo carico. “Unire il Paese è il mio lavoro”, ha dichiarato con fermezza.