Il Presidente ANFIA Roberto Vavassori ha rilasciato una dichiarazione in merito alla situazione di Stellantis in merito agli ultimi risvolti riguardanti le produzioni nei diversi stabilimenti nazionali.
“Dopo un anno di intenso lavoro e mesi di dialogo a volte anche duro e diretto, ma sempre costruttivo, concludiamo i lavori del Tavolo Stellantis soddisfatti per gli impegni presi dall’azienda sulle produzioni nei diversi stabilimenti nazionali. La previsione di portare a Pomigliano una nuova piattaforma small oltre alla nuova Pandina o anche di produrre modelli ibridi a Melfi e a Cassino sono novità importanti, che offrono alla filiera italiana delle opportunità sia in termini di volumi più significativi rispetto agli ultimi anni, che in termini di pluralità tecnologica”, ha dichiarato Vavassori.
“Apprezziamo fortemente la dichiarazione di voler rinvigorire e migliorare i rapporti con i fornitori italiani, suffragata anche dalla nomina di una referente per l’Italia che avrà il compito di dialogare in modo costruttivo e trasparente con ANFIA, così da valorizzare la filiera e gestire in modo responsabile eventuali specifiche criticità. La difesa dell’automotive europeo è la strada maestra sulla quale proseguire nei prossimi mesi e, anche avendo ascoltato tutti i Presidenti di Regione presenti al tavolo, in rappresentanza di diverse parti politiche, l’auspicio è che si possa contare sulla coesione nazionale nel tentativo di far apportare delle modifiche alla regolamentazione comunitaria, per una transizione pragmatica”, ha continuato il Presidente ANFIA.
“In merito alle risorse del Fondo Automotive, riteniamo che siano ancora insufficienti e che le misure in materia di energia e ricerca debbano dare benefici diretti alle imprese, essendo gli strumenti attuali troppo complessi per le nostre aziende e rischiando, così, di sprecare tempo e risorse preziose. Infine, ribadiamo le nostre proposte per il 2025: credito d’imposta diretto su ricerca e innovazione, taglio dei costi delle bollette e incentivi per i veicoli commerciali”, ha concluso Roberto Vavassori.