Gruppo Amati: si scrive outsourcing in house, si legge efficienza

Nel settore dei trasporti, dove efficienza e continuità sono elementi decisivi, la gestione della manutenzione dei mezzi è una scelta sempre più strategica. Per anni, le aziende hanno preferito occuparsi di queste attività internamente, ma il mercato cambia velocemente: i veicoli integrano nuove tecnologie, i tecnici giovani con competenze meccaniche e meccatroniche avanzate sono ancora rari, e le esigenze operative sempre più pressanti. In questo contesto, l’outsourcing si può imporre come un’opzione concreta e vantaggiosa.

L’accordo tra Automar Logistics e Gruppo Amati rappresenta la promozione concreta di un modello operativo già sperimentato con successo da Amati in altri contesti. Le due aziende hanno siglato un’intesa per la gestione completa della manutenzione di 96 bisarche, portando il team esperto di Amati direttamente all’interno delle officine Automar di Civitavecchia. Un cambiamento che non è solo logistico, ma organizzativo: l’officina viene integrata nel flusso aziendale, con il compito di alleggerire la struttura interna e migliorare i tempi di risposta. Questo approccio, chiamato outsourcing in house, prevede che una funzione specifica venga affidata a un partner esterno, mantenendone però l’esecuzione fisicamente presso la sede operativa del cliente.

Tutto sotto controllo

La decisione nasce dalla volontà di ottimizzare i processi senza sottrarre risorse al proprio core business: garantire la piena efficienza dei mezzi riconoscendo che la manutenzione non rientra tra le attività centrali dell’azienda. Come ha spiegato Gianluca Amati, amministratore delegato del gruppo: “Manutenzioni ordinarie – precisa Amati – programmazioni, revisioni, tagliandi: dal software il cliente può visionare ogni attività. È bene sottolineare che cedere l’attività a un’officina meccanica, quindi a chi fa questo di mestiere, non significa perdere il controllo della flotta, ma semplicemente scegliere di dedicarsi al proprio business”.

Una struttura intermodale a misura di automotive

Attiva dal 1974, Automar Logistics rappresenta un punto di riferimento nella logistica per il mondo automotive. Le sue sedi – sei in tutta Italia – coprono territori strategici, con un’organizzazione intermodale che integra trasporto via mare, ferrovia e gomma. La sede principale di Pontecagnano, in provincia di Salerno, è un polo logistico di 185.000 metri quadri dove convergono treni, camion e navi. Qui vengono gestiti flussi importanti di veicoli: circa cento furgoni ogni giorno e migliaia di auto ogni anno, tra nuove e usate. Il raccordo ferroviario interno, i binari, i piani di stoccaggio e le officine contribuiscono a una gestione ottimizzata, capace di scegliere il mezzo più adatto in base a tratta, volume e urgenza. A rendere possibile tutto ciò è anche la composizione societaria: Automar è partecipata dal Gruppo Grimaldi e da Bertani Trasporti al 40 per cento ciascuno, e da Gruppo Mercurio per il restante 20 per cento. Una governance solida, supportata da una rete operativa articolata e in costante aggiornamento.

I dettagli dell’accordo per la gestione full service delle bisarche

L’intesa tra Automar Logistics e Gruppo Amati è incentrata sulla gestione full service della manutenzione delle 96 bisarche presenti nella flotta aziendale. Nello specifico, l’accordo prevede interventi ordinari e straordinari, gestione completa degli pneumatici, revisioni annuali, soccorso stradale e allestimento dei veicoli. Un pacchetto di servizi integrato e completo che consente ad Automar di dedicarsi interamente al proprio core business, affidando la manutenzione a professionisti altamente qualificati in grado di garantire costantemente l’efficienza del parco veicoli. Elemento chiave di questo accordo è l’utilizzo diretto delle officine Automar a Civitavecchia da parte di Amati. Questa scelta strategica permette non solo di valorizzare ulteriormente strutture già dotate di tecnologie avanzate, ma di assicurare interventi tempestivi, un significativo risparmio sui costi operativi e una gestione ottimizzata del coordinamento interno, garantendo continuità operativa e una flotta sempre disponibile e performante.

Efficienza operativa e modello replicabile con il supporto di ALIS

Il vantaggio dell’esternalizzazione non si limita alla semplificazione gestionale, ma garantisce anche risparmio, qualità e rapidità. Amati mette a disposizione personale esperto, riduce i tempi di fermo e snellisce il coordinamento interno, permettendo ad Automar di avere una flotta sempre pronta senza gravare sull’organico aziendale. “La nostra attività – ha sottolineato da Giuliana Brucato, direttore generale di Automar – è la logistica e il trasporto, non la manutenzione. L’esternalizzazione della manutenzione è diventata una soluzione sempre più adottata nel settore del trasporto e della logistica, grazie ai numerosi vantaggi che offre. Ridurre i costi, migliorare l’efficienza e accedere a competenze specialistiche sono solo alcuni degli aspetti positivi di questo approccio”. Le strutture di Automar, già dotate di tecnologie moderne, diventano così il luogo ideale per un servizio avanzato, con i benefici della prossimità fisica e della gestione specialistica esterna. L’accordo, favorito dall’incontro promosso dalla realtà associativa ALIS, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra operatori: partendo da esigenze concrete, ha sviluppato una soluzione efficace e vantaggiosa, diventando un modello replicabile per future collaborazioni. “La vicinanza – ha aggiunto Giuliana Brucato -, la competenza del personale e la disponibilità di tecnologie avanzate sono fattori chiave per garantire interventi tempestivi e di alta qualità”.

Oltre il contratto, una visione condivisa

In un mercato in continua trasformazione, Automar e Amati mostrano che la flessibilità operativa e l’efficienza tecnica possono camminare insieme. Le scelte di oggi non rispondono solo all’urgenza del momento, ma pongono le basi per una gestione intelligente delle risorse nel tempo. Una flotta in salute, tempi di intervento rapidi, meno imprevisti. E più spazio per fare bene ciò che si sa fare meglio. Perché – come dimostra questa partnership – l’organizzazione è davvero una potente leva di innovazione.

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