La divisione DHL Global Forwarding, specialista del trasporto aereo e marittimo di DHL Group, ha di recente portato a termine una spedizione particolarmente impegnativa, consegnando door to door ben 32 loop reactor dalla Cina al Qatar. Si è trattato di una spedizione che ha richiesto svariati step nonché il dispiegamento dell’expertise nella logistica della divisione Industrial Projects per garantirne il successo.
DHL Global Forwarding: le prime fasi di una spedizione da record
La fase preliminare ha visto lo svolgimento di una survey presso il vendor produttore dei materiali da trasportare per avere la certezza che tutti i dettagli tecnici ricevuti fossero corretti, con l’obiettivo di evitare qualsiasi possibile problematica in fase di imbarco.
Una volta effettuata questi controlli iniziali, è stata avviata la negoziazione sia tecnica che commerciale con l’armatore. L’imbarco dei loop reactor, tubi di acciaio che collegano l’uscita di una pompa di circolazione al suo ingresso, è avvenuto dal porto di Maoming, una città cinese della provincia del Guandong. In questa fase, lo scope of work di DHL consisteva nell’imbarco, lo stivaggio, il lashing, il rigging e tutte le operazioni di messa in sicurezza degli item su bordo nave.
DHL si è attivata per identificare la nave più adeguata, dotata di un draft e delle dimensioni adeguate per trasportare la merce e che fosse in grado di alloggiare e trasportare tutto il materiale in un unico imbarco. A bordo sono stati imbarcati un totale di 213 item, compresi i 32 loop reactor lunghi 68 metri, larghi 245 e alti 220, e 13.776 CBM per un totale di 2.055 tonnellate di materiale.
La fase della consegna a destinazione
La merce è quindi partita alla volta del porto di Ras Laffan in Qatar; in questa seconda fase del progetto lo scope of work prevedeva la ricezione degli item da sottobordo, lo stoccaggio in porto e la consegna a destinazione.
È stata fatta una simulazione del percorso dal porto fino alla consegna per verificare la fattibilità del trasporto è l’eventuale necessità di fare alcuni lavori civili per rimuovere gli eventuali ostacoli presenti sul percorso di consegna, identificando – mediante una survey effettuata congiuntamente con il sub contractor che si sarebbe occupato del trasporto effettivo – le parti più sensibili per poter effettuare le manovre e prevedendo al contempo di riportare allo stato originale tutto ciò che avrebbe subito eventuali modifiche.
Durante la consegna – effettuata mediante camion e self-propelled trailer – è stato anche necessario e di fondamentale importanza prevedere come gestire al meglio le condizioni atmosferiche. Altro fattore molto importante da considerare era il ban adottato in Qatar per tutelare i lavoratori quando le temperature sono eccessivamente alte.
Prima di fare qualsiasi operazione veniva quindi svolta una verifica preventiva con le autorità: laddove la temperatura percepita fosse superiore ai 48 gradi, non era possibile svolgere le operazioni. Per quanto riguarda le tempistiche, la fase di verificare preliminare è iniziata a maggio, l’imbarco è avvenuto ai primi di agosto, mentre lo sbarco ha avuto luogo a settembre: la consegna ha poi visto la movimentazione di due loop reactor al giorno e si è conclusa in ottobre.