Rischia seriamente di acuirsi il dibattito e tra Volkswagen e i sindacati dei lavoratori, dopo che l’AD Thomas Schafer ha rilasciato un’intervista al settimanale Welt am Sonntag, durante la quale ha ribadito la necessità di tagliare posti di lavoro e chiudere alcune fabbriche per risolvere gli attuali problemi dell’azienda.
Da quanto emerge, infatti, solo attraverso queste “modalità” sarà possibile per Volkswagen risparmiare almeno 4 mld di euro e mettersi di nuovo al passo necessario per affrontare la concorrenza. Tuttavia il Marchio dovrà considerare che avrà sempre da affrontare il sindacato IG Metall, che ha già chiamato i lavoratori a mobilitarsi, senza dimenticare che a tutti i dipendenti è stata chiesta la riduzione del 10% dello stipendio.
Non c’è più tempo per Volkswagen
Buona parte delle uscite potrebbe riguardare licenziamenti volontari o prepensionamenti, ma a quanto pare potrebbero non bastare. Secondo Schafer non c’è tanto tempo a disposizione, non si possono aspettare le ristrutturazioni pianificate nei prossimi anni perché si rischierebbe di essere schiacciati dalla concorrenza.
Dunque, le prossime settimane saranno tutt’altro che tranquille per il marchio tedesco e per i suoi lavoratori. D’altronde secondo Volkswagen la domanda di auto in Europa non avrà nessuna particolare ripresa in tempi medio-brevi, pertanto i provvedimenti drastici che nessuno si augurerebbe sembrerebbero ormai una soluzione senza alternative.