Un’IBE 2024 a doppia velocità. Se i numeri dell’ultima Intermobility & Bus Expo hanno confermato una volta ancora il forte appeal della manifestazione di Rimini, con un +58% di espositori e un +90% di visitatori professionali, sensibili differenze sono però emerse rispetto agli sviluppi dei mercati Coach e TPL. Il primo in forte e rapida crescita grazie al consolidamento del turismo domestico nello Stivale, il secondo imbrigliato da troppi burocratismi amministrativi e, soprattutto, da una mancanza di chiarezza sul futuro delle politiche green. Da IVECO BUS a Volvo o Scania, ciò non ha impedito ai principali player dei trasporti di mettere in vetrina soluzioni innovative in entrambi i settori, forti di un 2024 con ordini e investimenti di portata quasi storica, ma consapevoli che il nuovo anno potrebbe dar spazio a uno slancio meno incisivo per via di contraddizioni ormai sempre più evidenti.
La provocazione di AN.BTI
“Siamo indubbiamente seduti su una miniera d’oro – ha dichiarato Riccardo Verona, presidente AnBTI Confcommercio, nonché partner ufficiale di IBE 2024 – perché il turismo italiano mostra una solida resilienza verso qualsiasi crisi di mercato ed è in grado di conferire stimoli positivi anche al settore del business travel. Ciò nonostante, se a breve non riusciamo a immettere in servizio almeno 7mila autisti, rischiamo di vanificare il momento d’oro d’attrattività del nostro territorio e delle nostre risorse. È un appello che riguarda in primis noi professionisti di settore, perché il Governo può solo gestire percorsi e supportare finanziariamente, ma sempre là dove già esistano piani di rilancio elaborati dalle parti competenti. Occorre inoltre tener presente un dato lampante: in virtù della regolarità dei suoi percorsi, il TPL è un settore che implica meno complessità di formazione, mentre il Coach – e di riflesso il Truck – richiede una maturità emotiva spesso acquisibile al di là dei corsi di formazione. Abbiamo allora bisogno di bus manager, non semplicemente di autisti”.
Agli stimoli e alle provocazioni lanciate dall’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani ha provato a rispondere sul campo Golia 360, software house pioniera in Italia dei servizi d’introduzione del tachigrafo digitale, ma impegnata oggi in molteplici progetti di gestione della flotta ed efficientamento dei trasporti.
Tecnologia in aiuto dei trasporti
“Dal 2006 a oggi abbiamo maturato una prospettiva trasversale sia sul comparto passeggeri che merci – ha spiegato Claudio Carrano, ceo e founder della società veronese – rendendoci conto dell’assoluta necessità di svecchiare i percorsi formativi, onde accelerare la cooptazione di nuove leve e portare i trasporti a una nuova fase disruptive. In questa direzione, abbiamo riscosso anche in fiera notevoli consensi per la proposta “ludica” del nostro nuovo simulatore di guida, pensato per formare proprio bus e truck manager. Già l’anno scorso abbiamo ottenuto premi dal Ministero dell’Istruzione per l’ampio coinvolgimento di scuole e ITS in tutta Italia, ma molteplici sono le ramificazioni dei trasporti che necessitano di nuove idee e nuovi strumenti. Non a caso abbiamo lanciato il portale ‘professionistasustrada.it‘ per favorire il matching fra domanda/offerta nel settore (già 8500 autisti registrati), così come una European Multimedia Application (EMA) come marketplace del trasporto multimodale”.
IVECO BUS con la sua gamma multienergia
Proprio per intercettare le nuove tendenze che stanno attraversando i comparti Coach e TPL, le grandi case di produzione non hanno lesinato i gioielli in esposizione. IVECO BUS espone la sua gamma “multi-energia”, basata su tecnologie a gas naturale/biometano, XTL/HVO, ibride, elettriche a batteria e a celle a combustibile, per offrire soluzioni di mobilità complete e chiavi in mano che coprono tutte le missioni di trasporto passeggeri: urbane, interurbane e a medio e lungo raggio. Il costruttore punta innanzitutto i riflettori sull’E-WAY, autobus urbano elettrico a batteria con lunga autonomia e una capacità di trasporto passeggeri ottimizzata per offrire le migliori prestazioni.
C’è poi spazio per il Crossway LE ELEC, veicolo interurbano elettrico a batteria a pianale ribassato, e per l’Evadys, partner commerciale perfetto per servizi di linea regionali e nazionali, trasferimenti aeroportuali, escursioni e tour organizzati con carburanti rinnovabili. Non solo uno stand ricco di novità, ma anche un’area esterna con l’E-Way da 9,5 metri di lunghezza e 2,33 metri di larghezza, e allo Streetway ELEC, autobus urbano elettrico a batteria lungo 12 metri, studiato per soddisfare gli standard specifici dei mercati europei e non solo. Ma anche l’Evadys caratterizzato dalla livrea Special Edition dedicata ai Metallica, e l’eDaily Line, minibus elettrico a batteria con la livrea Special Edition dedicata ai Metallica.
Il Grifone è presente
“Siamo intervenuti a IBE con la nostra intera gamma Touring – ha evidenziato Roberto Caldini, direttore bus&coaches Scania – partendo dagli 11 metri ai 13.70 tre assi, perché il mercato Gran Turismo mostra forti segnali di salute e ha ormai quasi recuperato i livelli pre-Covid d’immatricolazione. Questo ci sta portando a una nuova fase di pressione produttiva, perché le prossime consegne avverranno dalla seconda metà 2025, ma ci aspettiamo anche un ulteriore slancio nell’elettrico grazie all’interesse raccolto in fiera dall’anteprima del nostro 100% full electric 3.0 con allestimento Castrosua, adattabile anche Irizar. Sul fronte TPL stiamo invece cercando di capire meglio dove andrà a parare il mercato a seconda degli investimenti del PNRR e del tipo di alimentazione privilegiata”.
Piccolo è bello
“Per non restare in balia delle nuove regolamentazioni – ha poi rilanciato Roberto Candia, responsabile commerciale Gruppo Truck Italia – abbiamo adattato il telaio dei nostri autocarri elettrici per trasporto merci a traporto passeggeri, avvantaggiandoci della collaborazione di uno specialista d’eccellenza come Carrozzeria Tommasini. Il risultato è un prodotto innovativo a brand Tirrenabus che, proprio in fiera, ha intercettato quella nicchia di mercato oggi in cerca di mezzi di dimensioni più piccole per la circolazione nei centri storici, sia a livello Coach che TPL, grazie anche all’autonomia sino 200 km nella versione elettrica. È indubbiamente un’idea sperimentale e vedremo i risultati effettivi solo fra mesi, ma quando un nuovo modello nasce per colmare una lacuna di prodotto, il successo non tarda a venire”.
Post-vendita più al centro che mai
Anche Irizar è intervenuta a IBE con l’intera gamma dei suoi Coach e autobus per sfruttare il momento d’oro del mercato italiano. “Non ho mai visto un fermento simile – ha riconosciuto Antonio Bornacci, amministratore delegato Irizar Italia – tant’è che i nostri tempi di richiesta comportano al momento tempi d’attesa di circa un anno. Fra i mezzi che abbiamo voluto esporre, attenzioni speciali sono state riposte sicuramente al nostro futuristico IE tram, all’interurbano elettrico I3 di classe 2 presentato a Madrid in anteprima, così come all’I8 da 15 metri con allestimento curato dal nostro cliente Federico di Reggio Calabria: un mezzo appartenente a una linea commerciale, sul quale è stata però creata un’area comfort di grande innovazione. Al di là dei singoli aggiornamenti, per noi resterà decisiva nel 2025 la garanzia di un alto servizio post-vendita (cui si sono aggiunte di recente due nuove officine), grazie fra l’altro alla fresca inaugurazione di un magazzino verticale per la fornitura di ricambi”.
La tentazione di cavalcare l’onda
Per quanto il segmento turistico rappresenti una nicchia per Man, anche la casa tedesca non ha voluto mancare assolutamente l’appuntamento di Rimini. “Il 98% delle nostre vendite interessa il segmento urbano e interurbano – ha osservato Alessio Sani, neo responsabile bus di Man Truck and Bus – ma abbiamo portato in mostra anche due modelli turistici con l’obiettivo di ampliare la nostra fetta di mercato proprio per la forte domanda italiana. Esistono tuttavia sensibili differenze rispetto ad altri Paesi turistici: qui da noi il 10 metri è ancora percepito come un mezzo di nicchia, a differenza che in Spagna, mentre il 7.80 metri sta dando segnali di forte interesse”.
“Per questo motivo abbiamo ora messo in programma una produzione maggiormente incentrata sul segmento turistico, in riferimento al quale vendiamo non più di una ventina di mezzi all’anno, su circa 300. Non abbiamo comunque intenzione di coprire l’intera gamma con modelli da 10 o 12 metri, perché puntiamo a raggiungere livelli ancor più alti di eccellenza là dove siamo già apprezzati. Dall’altra, non possiamo far finta che il mercato 2025, in generale, stia mostrando segni di indebolimento, ragion per cui occorre finalizzare gli investimenti verso gli ambiti con i coefficienti di resa maggiori. Cercheremo di avvicinare di nuovo i risultati del venduto 2024, consolidandoci fra i primi 4-5 player di mercato, oltre che di completare il rinnovamento della gamma urbana attraverso il Kent 2 elettrico prima, diesel e metano poi”.