Treni: Rete Ferroviaria Italiana presenta il nuovo piano commerciale

Si tratta di un documento che riporta le azioni di sviluppo tecnologico e infrastrutturale messe in campo da RFI per favorire la crescita del trasporto ferroviario
15 Ottobre 2024
1 min read
Rete Ferroviaria

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha presentato il nuovo Piano Commerciale 2024, che focalizza principalmente la propria attenzione su geolocalizzazione, interattività e dati aperti sulle principali aree di business.

Obiettivi del Piano Commerciale 2024

Il Piano Commerciale riporta le azioni di sviluppo tecnologico e infrastrutturale messe in campo da RFI per favorire la crescita del trasporto ferroviario, sia per i viaggiatori che per le merci. Queste iniziative sono allineate con gli scenari di mercato previsti, le esigenze dei clienti e il Piano d’Impresa di Rete Ferroviaria Italiana nonché il Piano Industriale del Gruppo FS.

È possibile così conoscere in modo più approfondito il futuro della rete ferroviaria italiana, che attualmente conta circa 16.800 km di linea (di cui oltre 1.000 ad Alta Velocità), su cui viaggiano circa 10.000 treni al giorno passeggeri e merci, e su cui sono dislocate oltre 2.000 stazioni e fermate.

Aggiornamento Rete TEN-T e non solo

Tre le varie azioni messe in campo dal Piano Commerciale c’è l’aggiornamento della Rete TEN-T (rete di trasporto transeuropea integrata e multimodale) dove la novità riguarda la categoria Core Extended, che include tratti e collegamenti strategici aggiuntivi rispetto al nucleo principale, con adeguamenti previsti entro il 2040.

Inoltre sono stati aggiunti ulteriori cruscotti, per rappresentare in modo sempre più dettagliato i dati condivisi da RFI a beneficio non solo delle imprese ferroviarie e degli enti locali, ma in generale di tutti i soggetti che abbiano necessità di sviluppare il proprio business in relazione ai servizi di trasporto. Gli aspetti analizzati includono il potenziamento del sottosistema energia, che consente la circolazione di treni oltre le 1.600 tonnellate di peso; gli interventi di “ultimo miglio”; l’ampliamento dei servizi aggiuntivi rispetto al Pacchetto Minimo di Accesso (PMdA) all’infrastruttura ferroviaria nazionale; la distinzione tra le categorie D4 e D4L, relative al peso massimo che può essere trasportato da ciascun asse di un veicolo ferroviario.

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