Il Presidente di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè, è intervenuto sulla questione relativa alla necessità di risorse da destinare al Sea Modal Shift, accogliendo con ottimismo le recenti rassicurazioni del Viceministro Rixi.
“Le rassicurazioni fornite dal Viceministro Rixi rispetto all’incremento delle risorse destinate al Sea Modal Shift ci lasciano ben sperare. Siamo lieti che il Ministero abbia riconosciuto la necessità di prevedere meccanismi di compensazione degli extracosti che gravano sugli autotrasportatori siciliani a causa dell’introduzione dell’ETS marittimo.
Gli autotrasportatori che effettuano trasporti da e per le isole hanno infatti visto ormai da mesi aumentare significativamente il costo dei noli marittimi a causa di questa nuova tassa ambientale. Tutto ciò ha un impatto tangibile sui bilanci delle imprese e rischia di rendere il combinato strada-mare un’opzione economicamente impraticabile, compromettendo la continuità territoriale e il funzionamento l’intero sistema logistico nazionale.
Giova inoltre ricordare che, a partire dal 2027, anche il trasporto stradale sarà soggetto al meccanismo di scambio delle quote di emissione. Il combinato disposto dell’ETS marittimo e dell’ETS stradale rischierà di causare un aumento insostenibile dei costi di esercizio delle imprese, se non saranno previste misure di ristoro adeguate.
Come ribadito a più riprese dalla FAI e come confermato anche dal Viceministro Rixi, incrementare i fondi per l’incentivo al combinato strada-mare, attingendo al gettito ETS, può senz’altro rappresentare una prima risposta concreta ed efficace all’allarme di centinaia di imprese di autotrasporto siciliane che sono già oggi in affanno”.
