“È sacrosanto il principio secondo cui minori e persone disabili o a mobilità ridotta devono viaggiare vicino a genitori e accompagnatori senza pagare costi aggiuntivi, ma questo diritto dev’essere ora esteso alla totalità dei passeggeri indipendentemente dalla condizione individuale, eliminando gli extra costi per tutti gli utenti”.
Ecco quanto dichiarato dal Codacons, che torna a chiedere all’Enac di aprire una apposita istruttoria sul tema e di compiere tutti i controlli necessari a verificare la correttezza dell’operato delle compagnie aeree.
Bene Enac, ma non basta
L’Associazione accoglie con favore la decisione del Consiglio di Stato, che ha dato ragione a Enac e respinto l’appello proposto da Ryanair contro la sentenza del Tar Lazio del 2022. Ma il problema dei costi extra, spesso altissimi e capaci di alterare del tutto il prezzo iniziale, rimane. Non si tratta di un tema di poco conto: la mancanza di chiarezza e trasparenza, fin dall’inizio, rispetto ai costi di un biglietto non permette infatti ai viaggiatori di confrontare le tariffe in modo semplice e, quindi, di cercare la soluzione più conveniente.
Non a caso, già nel 2021 l’Associazione ha presentato un esposto all’Enac e all’Antitrust contro l’extra-costo chiesto dalle compagnie aeree ai passeggeri che vogliono scegliere il posto a sedere sui voli. «La volontà delle compagnie aeree di garantirsi ad ogni costo nuovi introiti sembrerebbe aver condotto gli operatori del settore a porre in essere pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori al fine di “imporre”, nella sostanza, il pagamento di costi aggiuntivi rispetto a quelli pubblicizzati per le varie tratte», spiegava il Codacons nell’esposto.
E ancora: «La quasi totalità dei passeggeri […] è di fatto costretta a corrispondere le somme aggiuntive per la scelta del posto a sedere – proseguiva l’esposto del Codacons. Somme che peraltro, in taluni casi, finiscono per avere un costo pari o finanche superiore al biglietto aereo».