L’industria del trasporto stradale commerciale è la spina dorsale dell’economia e della società dell’UE. E il trasporto su strada non riguarda solo, in maniera riduttiva, la consegna di beni e servizi. Esso abbraccia concetti a più ampio raggio, come connettere comunità, supportare le imprese e promuovere il progresso.
Ebbene, con l’avvio della nuova legislatura del Parlamento europeo, l’IRU – l’organizzazione mondiale dei trasporti che rappresenta oltre un milione di aziende nell’UE – ha delineato la sua visione per un’industria del trasporto stradale di passeggeri e merci sicura, prospera e sostenibile, con le priorità definite intorno a tre aree chiave: persone, ambiente e prosperità.
Trasporto stradale commerciale: le aree chiave dell’IRU
Dunque, il Manifesto IRU intende promuovere innanzitutto il miglioramento delle condizioni di lavoro, l’aumento del reclutamento e la fidelizzazione dei talenti, ma anche la diversità e l’inclusione, oltre a rafforzare la formazione e la certificazione.
In seconda battuta il Manifesto vuole sostenere la decarbonizzazione del settore, supportando l’impegno del settore a ridurre la sua impronta di carbonio con standard veicolari realistici, investimenti in infrastrutture verdi e regole armonizzate di accesso urbano.
Infine, visto il ruolo che il settore riveste, il Manifesto chiede una migliore infrastruttura digitale per ridurre la burocrazia e aumentare l’efficienza, regole più chiare sui dati a bordo dei veicoli e standard veicolari che incoraggino la cooperazione modale.