Appello dell’azienda a governo e amministrazioni locali per un piano urgente sulla sicurezza autostazioni italiane, a partire dal nodo critico di Milano Lampugnano
FlixBus rinnova la propria denuncia sullo stato di abbandono in cui versano molte infrastrutture del trasporto passeggeri su gomma, con particolare riferimento alla sicurezza autostazioni italiane. Dopo un servizio di “Striscia la notizia” che ha mostrato le condizioni dell’autostazione di Milano Lampugnano, l’azienda ha rivolto un appello alle istituzioni per avviare interventi strutturali, in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
Condizioni critiche e confronto con Linate
“Da operatore bus di media-lunga percorrenza a mercato siamo ormai tornati ai livelli pre-COVID, in cui trasportavamo circa 10 milioni di persone l’anno. Come sottolineato all’inviato di Striscia dal nostro Responsabile delle Relazioni Istituzionali, Roberto Calise, sono numeri pari all’aeroporto di Milano Linate, uno dei principali scali del Paese”, prosegue Neglia. “Tuttavia, se a Linate si affrontassero le difficoltà che ogni giorno noi, così come altri operatori, viviamo nella maggior parte delle aree di sosta lungo lo Stivale, la politica sobbalzerebbe”. “Da qui – è il ragionamento del vertice di FlixBus – il nostro appello al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sen. Matteo Salvini, rilanciato da Striscia, e che estendiamo anche al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e al Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), Nicola Zaccheo. La seconda autostazione d’Italia in termini di passeggeri transitanti, Milano Lampugnano, è in uno stato indecoroso, ed è un luogo insicuro”.
La risposta di FlixBus e l’appello finale
“Diversi sono stati i tentativi, anche attraverso la Prefettura, di avere un presidio di polizia fisso, così come del resto avviene in tutte le stazioni con la polizia ferroviaria, negli aeroporti con la polizia di frontiera aerea, ed ormai anche nelle metropolitane con la nuova Polmetro. Le autostazioni sono invece terra di nessuno – quella di Milano in particolare – ma è un problema presente anche a Genova, Torino, Verona, e altre città. La maggior parte del sistema infrastrutturale non è adeguato ai flussi generati dai bus, che sono ormai una alternativa di viaggio radicata nelle scelte dei passeggeri italiani e dei turisti”. Neglia poi sottolinea come FlixBus sia: “l’unica azienda ad avere proprio personale di terra in varie autostazioni d’Italia per aiutare i passeggeri in fase d’imbarco e cercare di limitare i furti. In particolare, a Milano impegniamo addirittura delle guardie di sicurezza private, nonostante ogni transito dei nostri bus, che sono circa 150 al giorno, preveda una tassa d’accesso versata al gestore dell’infrastruttura, Autostazioni di Milano s.r.l., concessionario del Comune ma che non ha ancora dato seguito ai nostri appelli”. “L’anno prossimo”, conclude il n. 1 di FlixBus in Italia, “ci saranno le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Mettere in sicurezza in modo definitivo il terminal di Milano Lampugnano è un’esigenza non più rinviabile. Ci auguriamo pertanto che il Ministro Salvini accolga il nostro appello, e che assieme alle altre istituzioni (Comune, Regione, ART) si avvii un percorso di revisione del sito meneghino e di tutte le autostazioni d’Italia”.