“Ferro, gomma, acqua: l’intermodalità e il Porto di Genova”: tutti gli interventi del convegno di Stazione Marittima

Un'occasione per fare il punto sulle sfide e le opportunità della logistica intermodale, con un focus sulle grandi opere infrastrutturali in corso
24 Febbraio 2025
6 mins read
Intermodalità

Si è rivelato un successo il convegno di Genova “Ferro, gomma, acqua: l’intermodalità e il Porto di Genova” – organizzato dal CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) in collaborazione con l’Istituto Internazionale delle Comunicazioni (IIC) e Stazioni Marittime – dove gli attori più importanti del settore si sono confrontati sulle sfide e le opportunità della logistica intermodale, con un focus sulle grandi opere infrastrutturali in corso, come il Terzo Valico e la Nuova Diga di Genova, e sul loro impatto strategico per lo sviluppo del Nord Ovest italiano.

Le parole di Alberto Minoia, AD di Stazioni Marittime

Come sottolineato dall’amministratore delegato di Stazioni Marittime Alberto Minoia “Grandi opere ridisegneranno la città e l’economia del Nord-Ovest: dalla nuova diga al Terzo Valico e i lavori del nodo di Genova che offriranno un’opportunità unica al porto, alla città, alla regione e in generale al nord Italia, creando un collegamento ferroviario, oggi solo parzialmente utilizzabile, con il nord Italia e con il resto dell’Europa. La possibilità di far viaggiare semirimorchi su treni merci, cosa oggi non possibile, se sfruttata appieno produrrà benefici per la sostenibilità e per la viabilità per un sistema logistico più efficiente.”

Alberto Minoia ha anche presentato il progetto P/C 80, volto a potenziare i collegamenti ferroviari tra il porto di Genova e i terminal intermodali del nord Italia e dell’Europa. Il potenziamento del Terzo Valico e del Nodo Ferroviario di Genova consentirà il transito di treni merci PC/80atti al trasporto semirimorchi essenziali per le Autostrade del Mare, completando così il corridoio TEN-T “Reno-Alpi” (4000 km) dal porto di Genova a Olanda, Belgio, Germania, Francia e Svizzera, con un asse ferroviario GENOVA-Basilea-Rotterdam/Anversa di circa 4000 km.

Il Presidente Regione Liguria: “Genova è un polo unico per l’intermodalità”

Marco Bucci, Presidente Regione Liguria ha dichiarato “Genova è un polo unico per l’intermodalità: ‘acqua, ferro, gomma, cavi digitali, intelligenza artificiale’. La città ha ‘tutto il sistema’ e questo rappresenta una grande opportunità economica e occupazionale. L’obiettivo è sviluppare la visione strategica costruita negli ultimi anni, favorendo progetti concreti come la Gigafactory dell’intelligenza artificiale, che potrebbe essere ‘una grande opportunità per il futuro.”

Il Sindaco Pietro Piciocchi: “Sfida cruciale per la crescita economica”

“In questi anni abbiamo posto le basi per un vasto programma di sviluppo del nostro Porto” – dichiara il facente funzioni Sindaco Pietro Piciocchi – “lo stiamo facendo con determinazione, innovando le infrastrutture stradali e ferroviarie e riorganizzando i collegamenti del Porto di Genova con il mondo. Come amministratore locale, il mio obiettivo è armonizzare lo sviluppo del porto con la città, una sfida cruciale per la crescita economica. Convegni come quello di oggi sono fondamentali per riunire gli attori della filiera e accelerare il processo di sviluppo. Nei mesi scorsi ho visitato il Sud Est Asiatico, dove il progresso è esponenziale: dobbiamo stare al passo per evitare il declino futuro”.

Intermodalità

Il pensiero del Presidente dell’ordine degli Ingegneri, Enrico Sterpi

Enrico Sterpi, Presidente ordine degli Ingegneri: “Il porto, riconosciuto come centro del sistema trasportistico genovese ed elemento essenziale per l’economia italiana ed europea, è stato il focus del Convegno appena concluso. Dal porto nascono le necessità di mobilità di merci e passeggeri e da qui le grandi opere necessarie a sviluppare l’economia e il sistema logistico italiano. Genova è il “fulcro” e gli ingegneri rappresentano la “leva” necessaria per pianificare, progettare, eseguire, manutenere e gestire le opere comprendendo le interazioni tra le modalità di trasporto, il territorio e l’economia. Da qui nascono le soluzioni ai problemi dei sistemi complessi. Soluzioni non sempre immediate ma a cui gli ingegneri daranno una risposta”.

Riccardo Genova, Presidente IIC: “Genova modello economico e logistico sostenibile”

Dopo gli interventi istituzionali e le relazioni introduttive ad aprire il dibattito è stato Riccardo Genova, Presidente IIC e Vicepresidente CIFI, il quale ha evidenziato la necessità di superare una visione legata esclusivamente alla realizzazione delle infrastrutture per concentrarsi invece sulla pianificazione di un modello economico e logistico sostenibile. Ha sottolineato che le opere in corso confermino Genova e la Liguria quale hub strategico a livello europeo ed internazionale, a patto che si investa con determinazione nell’interoperabilità tecnologica e nell’intermodalità.

Il Presidente della Sezione Terminal Operators di Confindustria, Genova Giuseppe Costa: “Logistica essenziale, da sempre”

Tra gli interventi il Presidente della Sezione Terminal Operators di Confindustria Genova Giuseppe Costa che ha dichiarato: “La logistica è sempre stata essenziale, già dai tempi dei Romani, e comprende molti elementi come l’intermodalità e i porti, che collegano l’origine e la destinazione delle merci. Se tutti i componenti funzionano insieme, si ottimizzano tempi e costi, mentre ingorghi e ritardi ostacolano il sistema. Spesso non ci rendiamo conto della sua importanza, ma senza infrastrutture adeguate mancherebbero beni essenziali. Sebbene i cantieri possano creare disagi, sono indispensabili per garantire il corretto funzionamento della logistica.”

Navone, il Direttore Generale per la Sicurezza delle Ferrovie ANSFISA: “Importante favorire il trasporto ferroviario”

Pier Luigi Giovanni Navone, Direttore Generale per la Sicurezza delle Ferrovie ANSFISA: “La sicurezza ferroviaria è un tema attuale, con difficoltà legate sia al servizio che agli investimenti in corso per migliorare circolabilità e sicurezza. L’obiettivo è rendere il sistema più efficiente nei prossimi anni, soprattutto per favorire il trasporto ferroviario rispetto ad altri meno sostenibili. Oggi troppo poche merci dai porti viaggiano su ferro, ma sviluppare questa intermodalità è fondamentale per sicurezza ed efficienza”.

Gli interventi di Michele Rabino (RFI Sviluppo Infrastrutture) e Giuseppe Rizzi (Fermerci)

Durante la tavola rotonda Michele Rabino, Responsabile RFI Sviluppo Infrastrutture Area Nord Ovest, ha illustrato l’attuale scenario ferroviario dell’area genovese, mettendo in luce le criticità e le opportunità legate al traffico merci. Il Piano Industriale di RFI prevede significativi upgrade prestazionali per ottimizzare il trasporto ferroviario, aumentando l’efficienza dei terminal e migliorando la capacità delle linee di valico.

Giuseppe Rizzi, Direttore Generale di Fermerci, ha evidenziato il forte calo del traffico ferroviario merci nel 2024, con una perdita di circa 1 milione di treni-chilometro rispetto all’anno precedente. Guardando al 2025, le sfide restano significative a causa delle interruzioni legate ai cantieri del PNRR e dell’aumento dei costi energetici, ma le recenti misure governative, come il potenziamento del Ferrobonus per il triennio 2025-2027 e i nuovi incentivi per la movimentazione ferroviaria nei porti, potrebbero costituire leve strategiche per il rilancio del settore.

Intermodlità

Davide Falteri, Presidente Federlogistica, su integrazione tra ferro e gomma

L’integrazione tra ferro e gomma è stata al centro dell’intervento di Davide Falteri, Presidente di Federlogistica: “E’ strategicamente determinante ragionare in un’ottica sistemica sul tema dei trasporti intermodali mare, ferro e gomma, con il fine di ottimizzare e fluidificare il flusso di merci, ma anche di definire priorità non solo nelle scelte ma anche nella tempistica delle infrastrutture. Ed è proprio questa logica di coordinamento do sistema che è mancata e che ha provocato danni al sistema Paese, generando in primis una sottovalutazione cronica anche presso il comparto industriale e produttivo, del ruolo strategico della logistica, come elemento di raccordo fra aziende e mercati.”

Il contributo del trasporto marittimo secondo Matteo Catani, AD di Grandi Navi Veloci

A rafforzare questo concetto è stato Matteo Catani, Amministratore Delegato di Grandi Navi Veloci, il quale ha posto l’attenzione sul contributo delle Autostrade del Mare come sistema intermodale che combina trasporto marittimo, stradale e ferroviario, migliorando l’efficienza logistica e riducendo l’impatto ambientale. Fondamentali per collegare la Penisola alle isole e ad altri paesi mediterranei. GNV sta attualmente investendo in navi ecologiche e richiede supporto di Governo e istituzioni locali per modernizzare le infrastrutture portuali e sviluppare una rete di distribuzione sostenibile.

Rosario Antonio Gurrieri (AD di Alpe Adria) e Gianantonio Arnoldi (AD di C.A.L)

Rosario Antonio Gurrieri, AD di Alpe Adria, sottolinea la necessità di un modello di corridoio logistico nazionale integrato, superando la semplice connessione tra nodi e favorendo la collaborazione tra porti, ferrovia e trasporto su gomma. In questo contesto, il Corridoio dei Due Mari (C2M), nato nel 2022 per rafforzare i collegamenti tra i porti di Genova e Trieste, deve essere aggiornato e potenziato per garantire efficienza e sostenibilità al sistema logistico italiano.

L’intervento di Gianantonio Arnoldi, Amministratore Delegato di C.A.L. e Vicepresidente di FNM ha portato l’esperienza della Lombardia nella gestione di infrastrutture autostradali e ferroviarie, con particolare attenzione ai modelli di Project Financing. La regione ha infatti sviluppato un sistema integrato tra mobilità ferroviaria e autostradale, che può rappresentare un riferimento per la pianificazione strategica delle infrastrutture in altre aree del Paese.

La chiusura di Ignazio Messina, vicepresidente FISE UNIPORT

A conclusione la dichiarazione di Ignazio Messina, in qualità di vicepresidente associazione FISE UNIPORT: “In Italia, come imprenditori, spesso ci sentiamo dei ‘candidati colpevoli’ a causa di un quadro normativo complesso e non sempre chiaro, soprattutto in tema di sicurezza. Sul fronte economico, noi Terminalisti siamo un punto chiave nei porti per l’intermodalità ferro-gomma e, come Messina, investiamo in questa direzione da 37 anni. Per essere davvero competitivi, credo che ‘il treno abbia bisogno più di volumi che di lunghe distanze’ e che sia fondamentale migliorare l’efficienza delle risorse impiegate. L’intermodalità è una scelta strategica che, nel breve termine, potrebbe non sembrare sempre conveniente, ma nel lungo periodo porta a una maggiore efficienza e a un impatto positivo sulla carbon footprint delle aziende. Per questo, sarebbe utile un sistema di incentivi coordinati tra i vari enti, in modo che siano cumulabili e realmente efficaci. Alla fine, più che un’alternativa, ‘l’intermodalità è una necessità’ per rendere la logistica più efficiente, sostenibile e competitiva.”

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